In particolare, il club bianconero evidenzia come emergano conteggi diversi nei bilanci: “La società ha comunicato di aver corretto i bilanci 2020, 2021 e 2022, recependo i rilievi della Consob e pubblicando i dati Pro-forma, sottolineando però come emergano tre conteggi differenti tra quelli di club, Consob e Procura di Torino, e precisando come gli effetti dei rilievi fatti dalla Consob sarebbero in realtà nulli su flussi di cassa e indebitamento finanziario netto. Quanto alla famosa «manovra stipendi» (accordo con i giocatori per il taglio stipendi durante la pandemia), il club sottolinea l’insussistenza di «un’obbligazione implicita»: le mancate partite hanno reso legittimo il mancato compenso”. Da parte sua, però, la Procura continua a sostenere la tesi che manchino all’appello 30 milioni di euro non presenti nei bilanci e che, invece, emergono dalle “scritture private” ritrovate nelle perquisizioni.
Juve contro la Consob: ‘Club convinto di essere nel giusto, si valuta il ricorso al Tar’
Oltre il rinvio dell’Assemblea degli azionisti c’è di più, molto di più. Domenica 20 novembre, infatti, un passaggio importante per il club Juventus e per la questione bilanci. Come riporta la Gazzetta dello Sport questa mattina: “la Juventus ha rivisto i bilanci in base alle indicazioni dell’organo di controllo della Borsa però resta fermamente convinta di essere nel giusto e per questo è pronta a fare ricorso al Tar per tutelarsi. Il club bianconero ha risposto con un lungo documento alle accuse, contestando i criteri utilizzati dalla Consob, e in parte anche alla Procura di Torino"”.
In particolare, il club bianconero evidenzia come emergano conteggi diversi nei bilanci: “La società ha comunicato di aver corretto i bilanci 2020, 2021 e 2022, recependo i rilievi della Consob e pubblicando i dati Pro-forma, sottolineando però come emergano tre conteggi differenti tra quelli di club, Consob e Procura di Torino, e precisando come gli effetti dei rilievi fatti dalla Consob sarebbero in realtà nulli su flussi di cassa e indebitamento finanziario netto. Quanto alla famosa «manovra stipendi» (accordo con i giocatori per il taglio stipendi durante la pandemia), il club sottolinea l’insussistenza di «un’obbligazione implicita»: le mancate partite hanno reso legittimo il mancato compenso”. Da parte sua, però, la Procura continua a sostenere la tesi che manchino all’appello 30 milioni di euro non presenti nei bilanci e che, invece, emergono dalle “scritture private” ritrovate nelle perquisizioni.
In particolare, il club bianconero evidenzia come emergano conteggi diversi nei bilanci: “La società ha comunicato di aver corretto i bilanci 2020, 2021 e 2022, recependo i rilievi della Consob e pubblicando i dati Pro-forma, sottolineando però come emergano tre conteggi differenti tra quelli di club, Consob e Procura di Torino, e precisando come gli effetti dei rilievi fatti dalla Consob sarebbero in realtà nulli su flussi di cassa e indebitamento finanziario netto. Quanto alla famosa «manovra stipendi» (accordo con i giocatori per il taglio stipendi durante la pandemia), il club sottolinea l’insussistenza di «un’obbligazione implicita»: le mancate partite hanno reso legittimo il mancato compenso”. Da parte sua, però, la Procura continua a sostenere la tesi che manchino all’appello 30 milioni di euro non presenti nei bilanci e che, invece, emergono dalle “scritture private” ritrovate nelle perquisizioni.