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Federico Cherubini non è subito partito con la Juve per gli Stati Uniti, località che potrebbe raggiungere a breve, già domani. A Torino, del resto, il lavoro non gli manca. Sono ancora tanti i fronti aperti sul mercato bianconero, soprattutto sulle uscite dopo gli acquisti di Paul Pogba, Angel Di Maria e Gleison Bremer, con la cessione di Matthijs De Ligt insufficiente per liberare spazio salariale e posti in rosa per eventuali nuovi arrivi, in particolare a centrocampo. Ed è proprio sulla mediana - il reparto che fino a poco tempo fa era il punto di forza della Juve - che si concentra la maggior quantità di nodi da sciogliere per la Vecchia Signora, ancora alle prese con la delicata situazione relativa al futuro di Aaron Ramsey, ormai un esubero a tutti gli effetti tanto da essere escluso dalla lista dei convocati per la tournée.

LÌ IN MEZZO - Il gallese, comunque, non è il solo a tenere occupati gli uomini mercato della Juve, che in questo caso sta lavorando per far sì che la rescissione del contratto diventi presto realtà, cercando di ridurre la distanza tra la proposta bianconera e la richiesta del giocatore, al momento quantificata sul milione di euro. Da monitorare attentamente anche la situazione di Arthur, per cui i prossimi giorni potrebbero rivelarsi determinanti: i bianconeri vogliono salutarlo, lui stesso vuole partire, il problema rimane sempre legato al "vil denaro", perché i costi dell'operazione che lo hanno portato a Torino sono talmente alti da rendere difficile qualsiasi soluzione per il suo trasferimento (il club più interessato, intanto, resta l'Arsenal). E ancora, Adrien Rabiot: per il francese, ora aggregato all'Under 23, le porte d'uscita sono sempre aperte, tanto più se la sua partenza potesse agevolare l'arrivo a Torino di Leandro Paredes, il regista che rappresenterebbe la ciliegina sulla torta del centrocampo della Juve. Senza dimenticare che comunque, nel reparto, praticamente nessuno è incedibile eccetto Manuel Locatelli, nemmeno Denis Zakaria e Weston McKennie.

DAVANTI A SZCZESNY - In difesa, ingaggiato Gleison Bremer per sostituire Matthijs De Ligt, resta per i bianconeri la necessità di cercare un ulteriore rinforzo, considerando l'addio di un pilastro come Giorgio Chiellini e la sola presenza in panchina di Daniele Rugani e Federico Gatti, quest'ultimo all'esordio assoluto in Serie A. Tra i nomi più caldi rimane quello di Nikola Milenkovic, abbordabile dal punto di vista economico ma seguito anche dall'Inter, a un anno dalla scadenza di contratto con la Fiorentina. E sulla fascia? Sempre da tenere d'occhio Alex Sandro e Luca Pellegrini, anche se la partenza in prestito del nuovo acquisto Andrea Cambiaso sembra suggerire una loro permanenza.

E IN ATTACCO? - Lì davanti il nome più citato, più chiacchierato, più desiderato (almeno da Massimiliano Allegri) è sempre quello di Alvaro Morata: non è escluso che l'ex Real possa tornare a Torino per la terza volta, resta da trovare un accordo con l'Atletico Madrid che non chiude le porte ma continua a chiedere una cifra alta, almeno 30 milioni di euro, rendendo complicata anche l'ipotesi di un nuovo prestito. La sensazione, comunque, è che un vice di Dusan Vlahovic serva eccome, che parli spagnolo o meno. E mentre il Bologna blinda Marko Arnautovic, negli USA il tecnico livornese continua a osservare da vicino Moise Kean, con la speranza che l'"exploit" ammirato al suo ritorno alla Continassa dopo le vacanze non sia soltanto un fuoco di paglia...

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