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Eventuali e auspicabili scuse non potranno essere sufficienti per rimediare a quella che, eufemisticamente e benevolmente, mi limito a voler definire una “gaffe” compiuta dalla Juventus nei confronti di brava gente la quale ha dovuto subire i tragici effetti dei un terremoto. Vi posso assicurare di aver provato molto di più del semplice imbarazzo nell’ascoltare il sindaco di Amatrice il quale ringraziando il mondo dello sport e del calcio per la solidarietà pratica e morale dimostrata verso la sua gente colpita duramente da un destino “deviato” dal’insipienza umana ha pubblicamente escluso Juventus e Inter per il loro colpevole e indifferente silenzio. Non mi sarei mai aspettato di sentire un discorso del genere riferito alla “nostra” società la quale, nel corso della sua storia, non si è mai scordata di affrontare questioni slegate al suo piccolo mondo pallonaro per concedersi anche a problematiche socio-umanitarie.

Dell’Inter non mi va e non voglio dire. E’ roba che riguarda i cinesi, i quali manco sanno che cosa sia e dove si trovi Amatrice. Sono certissimo, però, che se alla guida della società nerazzurra ci fosse stato ancora Massimo Moratti uno sputtanamento del genere non avrebbe dovuto subirlo. Mi interessa, invece, moltissimo il comportamento tenuto dai vertici bianconeri dai quali francamente non mi sarei mai aspettato un esempio del “non fare” così clamoroso. Addirittura dolorosa la vicenda legata al nome del signor Bucci, tifoso e abbonato alla Stadium, il quale come riferisce Stefano Agresti su Calciomercato.com non solo non è stato rimborsato dei quattrini spesi per una tessera mai usata essendo lui stato in coma per mesi, ma neppure ha ottenuto uno sconto sul pacchetto successivo.

Comprendo le ansie e le preoccupazioni del presidente Andrea Agnelli per le sue traversie giudiziarie. Capisco che Marotta e Paratici hanno mille e una cosa da sbrigare ogni giorno. Mi rendo conto che Allegri e i suoi giocatori già vanno a sbrigare compiti ufficiali di beneficenza in giro per l’Italia. Non giustifico minimamente una simile “dimenticanza” che, come sempre accade, verrà pagata dal buon nome del popolo bianconero il quale per la responsabilità di una fra le società più ricche d’Europa verrà accusato di non possedere un cuore pulsante dentro l’anima. Una brutta macchia che, come juventini, non possiamo tollerare perché siamo certi di non meritare.

@matattachia