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Entra in campo anche l’Uefa. E lo scenario si complica. Come racconta La Gazzetta dello Sport, ora la Juve finisce anche sotto inchiesta europea per la storia delle plusvalenze e degli stipendi: "In pratica, per un bilancio che potrebbe non corrispondere alla reale situazione finanziaria del club anche in prospettiva coppe". 

INDAGINE APERTA - Ieri è stata aperta l'indagine, con l'obiettivo di valutare eventuali infrazioni alle regole del Fair Play Finanziario. La Commissione ora si concentra sulle "presunte violazioni rese pubbliche di recente in seguito alle indagini della Consob e dei pm di Torino". Era inevitabile, perché le vicende italiane sono strettamente collegate a quelle europee.

COSA RISCHIA IL CLUB - L’Uefa collabora e interagisce con la Federcalcio, in attesa delle inchieste penali e di quelle sportive. Gazzetta sottolinea come non possa intervenire nelle questioni nazionali, ma per "entrare nelle coppe, i club devono ottenere una “licenza Uefa” federale, con un primo controllo nazionale. Se la federazione non dà l’ok, una squadra, anche se qualificata sul campo, non può partecipare a Champions, Europa League e Conference perché non è in linea con il regolamento finanziario". La Juve lo è sempre stata. Ora va valutata eventuale manipolazione o alterazione del bilancio. Se, alla fine delle indagini, dovesse risultare che la situazione finanziaria della Juve è sostanzialmente diversa da quella “fotografata” al momento dell’accordo, la commissione potrebbe annullare il “settlement” e imporre le sanzioni. Lo spettro delle punizioni è ampio: dall’ammenda all’esclusione dalle coppe.