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La Juve e Max Allegri sono destinati a separarsi a fine stagione. Una decisione presa da tempo ed anticipata in esclusiva da ilBiancoNero.com e da Calciomercato.com già il 9 febbraio, che salvo clamorosi colpi di scena vedrà le parti dirsi addio (o arrivederci) solo a giugno, dopo aver continuato a lottare in sinergia per il raggiungimento di tutti gli obiettivi: sesto Scudetto consecutivo, terza Coppa Italia di fila e soprattutto la prima Champions League da ventuno anni a questa parte. Fino a fine stagione, quindi, il piano è chiaro. Poi? Mentre Allegri aspetta di capire quale possa essere il proprio futuro nel bel mezzo di un effetto domino che potrebbe coinvolgere alcune ambitissime panchine a livello internazionale (Arsenal su tutte, ma anche Psg e Barcellona stanno sondando il tecnico bianconero), ecco che la stessa Juve ovviamente non ha lasciato nulla al caso. E pur continuando a valutare diverse opzioni, dal sogno proibito Simeone all'obiettivo che da forse troppo tempo è stato annunciato come il più vicino – leggasi Paulo Sousa -, ecco che un profilo su tutti è pronto a sbaragliare la concorrenza: quello di Luciano Spalletti.

 

UOMO GIUSTO – Dopo mesi di valutazioni e contatti su più tavoli, sembra proprio essere l'attuale allenatore della Roma quello identificato come il più giusto per raccogliere il testimone da Allegri. Legato da una profonda amicizia ed una stima incondizionata che ha radici da diversi anni con Beppe Marotta, da tempo ormai Spalletti più che invocare il rinnovo sembra allontanarlo anche con dichiarazioni che fan discutere e parecchio nell'ambiente romano o per meglio dire romanista. Il fatto che vada a scadenza di contratto rende il tutto più semplice, molto di più di quanto non sia capitato ad esempio nell'immediato post-Conte quando lo stesso Spalletti era in lizza per la panchina bianconera senza però essere riuscito a liberarsi per tempo dal contratto che lo legava allo Zenit San Pietroburgo. Nessun vincolo ora, con Spalletti che a 58 anni e con una duratura esperienza internazionale è pronto al definitivo salto di qualità sulla panchina più ambita di tutte: pronto per lui un accordo biennale con opzione per il terzo, con cifre che potrebbero superare i 4 milioni netti a stagione più bonus. L'addio di Allegri si avvicina, il suo erede anche: e assume sempre più i connotati di Spalletti.