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Macchina da gioco, ma pure da vittoria. La Juve di Sarri batte anche il Bologna: è 2-1, all'Allianz Stadium. Decidono le reti di Cristiano Ronaldo e Miralem Pjanic. Ecco le pagelle.

BUFFON 7 - Il destro di Danilo è una preghiera esaudita dal popolo avversario. Ma il miracolo arriva all'ultimo istante: con la manona di mille conquiste, Gigi salva ancora e meravigliosamente la sua Signora.

CUADRADO 6 - Si spalanca nella ripresa, quando il Bologna pensava d'averlo in pugno, dando una nuova soluzione alla Juve che si era ritrovata mancina all'improvviso. Passo in avanti, un altro. 

BONUCCI 6.5 - Quello che fa con De Ligt è un monologo di urla, indicazioni, sensazioni. Sempre giuste, perché poi la Juve - gol a parte - rischia nulla e massimizza il tutto. Leo d'altra categoria.

DE LIGT 5.5 - L'errore che quasi apre la strada a Sansone è un bagaglio che si trascina un po' per tutta la partita. Poi però è pulito, diligente. Di testa quasi sempre preciso. Paura o preoccupazioni ricompaiono sotto forma di possibile calcio di rigore, a partita praticamente finita. Anche i brividi servono a crescere. Si spera. 

ALEX SANDRO 6.5 - Al sessantesimo una spia d'allarme s'accende. E' inevitabile: gioca sempre, e con generosità. Il crollo però non è vertiginoso: la più grande vittoria di Alex è che ha imparato a gestirsi. Lo dimostra strada e minuti facendo.

KHEDIRA 6 - Ha un po' di ruggine da togliere, i primi minuti servono esclusivamente a quello. Pochi inserimenti e quasi nulla è la partecipazione al gioco collettivo. D'intelligenza, comunque, esce sempre a testa alta.
Dal 60' BENTANCUR 6.5 - Un fallo e una bella apertura. Da mezzala continua l'apprendistato, pure bene.

PJANIC 8 - Sarebbe stato il migliore in campo anche senza gol. Per le intuizioni, per la calma, per come sa gestire la pressione di Sansone. Mihajlovic credeva d'ingabbiarlo, Mire ha girato un po' intorno ed è uscito quando il fiato avversario si è accorciato. La rete del vantaggio? Robe da momento magico. E da occasioni sfruttate.

RABIOT 6.5 - Il punto cardine era: con Ronaldo davanti, che Rabiot sarà? Il paragone con Matuidi è tanto semplice quanto inevitabile: l'applicazione è diversa quasi in tutto, semmai si avvicina in termini di dinamismo. Comunque, certi sprazzi, gli avranno dato certamente coraggio.
Dal 74' MATUIDI 6 - Svincola Cristiano dai soliti obblighi, dà il dinamismo che chiedeva Sarri.

BERNARDESCHI 6.5 - Il punto non è più quanto possa dare dalla trequarti in su, ma quanto riesca a portare a casa proprio nella culla della mediana. Fede è un jolly particolare: non da esposizione, ma da lavoro sporco. Serve imparare a guardarlo in quella maniera.

RONALDO 7 - Come costruirsi un gol, lezione ennesima. Cristiano è Cristiano, e se sono i record a raggiungerlo (e non viceversa), coi gol è invece tutt'altra storia. Se li fa lui, dalla scelta del materiale da produrre alla distribuzione. Fabbrica Ronaldo: aperta sempre, comunque, ovunque.

HIGUAIN 6.5 - C'è il sacrificio e la lotta, manca l'occasione. E forse un po' di lavoro pulito, di quelli che fa nella mezzaluna che anticipa l'area di rigore e che allarga chance e campo agli inserimenti dei centrocampisti. Senza gol, può comunque tornare a casa felice.
Dall'81' DYBALA s.v. - Poco meno di 10 minuti per accendersi.

SARRI 6.5 - Quasi si divora il quarto uomo quando Danilo segna e tutti gridano al fallo. Il giallo è un effetto placebo, però per l'arbitro. Torna a lottare e a cambiare: la Juve della ripresa è un'altra squadra.