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Cristiano Ronaldo anche alla Juventus si sta confermando il campione e goleador straordinario che abbiamo ammirato con la maglia del Real Madrid (e, prima ancora, del Manchester United). Il ruolino di marcia del portoghese è impressionante: 10 gol in 16 partite in maglia bianconera (mai nessun giocatore alla stagione d'esordio alla Juve aveva fatto tanto). E anche il minutaggio è da record: in campionato, CR7 ha giocato 90 minuti in tutte e 13 le partite disputate finora, contro Chievo, Lazio, Parma, Sassuolo, Frosinone, Bologna, Napoli, Udinese, Genoa, Empoli, Cagliari, Milan e Spal. In Champions, invece, 29' a Valencia (prima dell'espulsione) e 90' con il Manchester United. Unico match saltato, per squalifica, quello con lo Young Boys. 

Ora, è vero che Ronaldo ha un fisico fenomenale, e che, come si è ripetutatamente detto, la sua età biologica è inferiore ai 33 anni che si leggono sulla carta d'identità. Tutto vero. Fatta questa premessa, la domanda però è d'obbligo (e tanti tifosi della Juve se la stanno facendo): CR7 non sta giocando troppo? Non sta sprecando troppe energie per partite che la Juve, con tutta probabilità, vincerebbe comunque? Non arriverà troppo stanco al momento che conta, quello per il quale è stato comprato, vale a dire la fase a eliminazione diretta della Champions? 

Il Ronaldo 'italiano' sta giocando sempre (è rimasto fuori solo per espulsione e squalifica). Il Ronaldo 'spagnolo', nelle ultime due stagioni, veniva gestito quasi con il contagocce in campionato, per poi essere sempre presente (e decisivo) in Champions League. Nella Liga 2016-17, CR7 ha giocato 29 partite, nella Liga 2017-18 ne ha disputate 27. In Serie A, se continuasse con un impiego al 100%, arriverebbe a 38. Con 34 anni da compiere a febbraio. Ha senso? Ce la farebbe? Riuscirebbe comunque a garantire la stessa qualità nei match da dentro o fuori in Europa, in primavera?

Se paragoniamo questi primi mesi di Juve con lo stesso periodo della scorsa stagione, la presenza totale in campo di Ronaldo è stata più o meno la stessa: nella prima parte del 2017-18, il numero 7 del Real Madrid saltò 5 partite per la squalifica rimediata in seguito all'espulsione ricevuta nell'andata della finale di Supercoppa di Spagna, contro il Barcellona. Cristiano saltò il ritorno e quattro giornate di campionato. In compenso, però, nello stesso periodo giocò quattro partite con la nazionale portoghese (cosa che quest'anno non ha fatto). 

Il problema quindi, più che sul momento attuale, è in prospettiva: quando, a marzo, inizieranno anche le qualificazioni agli Europei del 2020 (e lì Ronaldo risponderà alle convocazioni), l'attuale Pallone d'Oro riuscirà ancora a giocare sempre, sia in campionato che in Champions? O sarà il caso, per Allegri, di iniziare a pensare a una gestione più oculata del suo gioiello, con un po' di turnover e magari anche 'osando' qualche sostituzione?    

(NELLA GALLERY: quattro mesi di Ronaldo alla Juve, gioie e dolori).