2

Beppe Marotta, amministratore delegato dell'area sportiva dell'Inter, è intervenuto durante il Festival dello Sport, parlando anche di un obiettivo di mercato più volte accostato alla Juventus: Dusan Vlahovic. "Un grande talento, pronto sia per il presente che per il futuro. Era il nostro secondo obiettivo in estate, sarebbe stato il massimo. Ma - ha ammesso Marotta - non eravamo nelle condizioni di concludere. Siamo stati però contenti dell'operazione Dzeko". L'ex dirigente della Juventus ha parlato anche dell'addio con Conte: "Dopo i colloqui di quei giorni, non intravedeva un percorso comune. Ci sta, è lo sport. Massimo rispetto, ma i giocatori e gli allenatori passano, le società restano", ha concluso. 

RIMPIANTO ALLA JUVENTUS - "Avevamo la possibilità di prendere Haaland per 2-2,5 milioni. Lì bisogna avere la forza di andare in extra-budget quando ti dicono che è un talento da prendere. Lì subentra la creatività finanziaria di fare l'operazione. Potevamo prenderlo per poco, ora Haaland è uno dei giocatori più importanti nello scenario internazionale. Può arrivare in Italia? Assolutamente no. C'è un grande gap con la Premier League, la Liga, ora siamo un campionato di transizione, non più di destinazione finale. Vedi Lukaku."

ACQUISTO RONALDO - "Contrario all’acquisto di CR7? Espressi una mia valutazione. Egoisticamente parlando un campione come Cristiano tutti lo dovrebbero avere. L’ho conosciuto bene per quei sei mesi: è un campione e dai campioni impari sempre. Impersonifica una grande professionalità, ha una cultura del lavoro massima e cura aspetti fisici e caratteriali. Forse in quel momento si doveva confrontare l’ambiente con valutazioni di carattere economico-finanziario. Non è un elemento che ha incrinato il mio rapporto con la presidenza e la dirigenza, con cui c’è grande cordialità".

ANCORA JUVE: DYBALA - "Siamo riusciti a portarlo a casa grazie al bel rapporto con Zamparini, perché Zamparini che era proprietario di quel Palermo un giorno mi disse: 'Svegliati e vieni in fretta, perché è arrivato Thohir e ha chiamato Berlusconi'. Siamo partiti con Paratici e grazie all'amicizia che avevo con lui siamo riusciti a fare questa operazione. Se potevo prenderlo all'Inter? Sì, c'è stato un momento di incertezza. Sicuramente firmerà con la Juve, credo che oggi sia nelle condizioni migliori per rappresentare presente e futuro della Juve. Quando potevo prenderlo? Quando si ventilava l'ipotesi di una negoziazione che comprendesse Icardi."

DALLA JUVE ALL'INTER - "Mi sono meravigliato anche io, è stato fatto con una velocità incredibile. Ho fatto l'annuncio al sabato dopo la partita con il Napoli, il giorno dopo Steven Zhang mi ha mandato un piacevole messaggio invitandomi a un confronto con lui. Mi ha preso in contropiede, dopo 8 anni di successi magari volevo riposare. C'è stata questa opportunità che ho colto immediatamente, l'Inter è una grande società che non scopro io: lascio la Juve e trovo l'Inter. Sono due brand di grande valore, mi sono buttato immediatamente in questa realtà con le caratteristiche che mi porto dietro da 40 anni."

DIFESA TOP - "Bonucci ha grandissima leadership. Prenderei la coppia Bonucci-Barzagli, Alex Sandro a sinistra e Hakimi a destra. Evra è stato un giocatore molto importante nell’economia di spogliatoio perché ha portato dentro tutte le caratteristiche del campo. Alla Juve c’erano giocatori che avevano vinto mondiali, campionati e Champions. Da questi campioni un dirigente impara tutto. Khedira, Evra e Dani Alves venivano e ci dicevano come vincere. Dai campioni apprendi qualcosa che va oltre il campo."