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Prima ancora di ospitare la sfida contro la Spal di mercoledì sera, l’Allianz Stadium è teatro di un altro evento importantissimo per la stagione bianconera. Oggi la casa della Juventus ospita infatti l’assemblea degli azionisti, incontro annuale in cui sarà approvato il bilancio del club e che vedrà protagonista il presidente Andrea Agnelli, impegnato come al solito a indicare la via per la crescita futura. Seguite l’evento su ilBiancoNero.com, con tutti gli aggiornamenti dai nostri inviati a Torino.

13.45 - Qui tutte le dichiarazioni dalla conferenza stampa del cda. 

12.47 - Approvato quasi all'unanimità il bilancio della stagione 2016/2017.

12.25 - Parla di nuovo Agnelli: "Juve totalmente assolta nel corso dell'indagine sulla cessione di Pogba". L'obiettivo è rivoluzionarie le competizioni: "Come ho detto prima, fino al 2024 tutto resta immutato. Servirà un grande dialogo tra tutte le componenti". 

ERiKA POLETTI - "Abbiamo rispettato il desiderio della famiglia di una grande riservatezza. Abbiamo partecipato al dolore, ma questo è stato uno specifico desiderio della famiglia. Ribadisco la mia vicinanza alle persone ferite e alla famiglia di Erika. Bisogna però sempre rispettare le esigenze della famiglia".

PREMIO A BUFFON PER I 10 SCUDETTI - "Aspetterei, vediamo di premiarlo adeguatamente alla conclsione della sua carriera".

CHAMPIONS LEAGUE -  "L'allargamento a 4 italiane non è un rischio, anzi, era un normalità. Negli ultimi anni c'è stato un cambiamento per aver perso una posizione nel Ranking UEFA. La pianificazione  è sempre stata vista con un'Italia con quattro squadre".

PREZZO MAGLIE UFFICALI - "Il listino è deciso da Adidas. Abbiamo deciso di incrementare il budget destinato alla brand protection e già si vedono effetti positivi".

NUOVO LOGO -  "I dati che abbiamo sono dal 1 luglio. Dal 1 luglio al 30 settembere abbiamo registrato un 35% in più rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione".

RIFORME E TAVECCHIO - "Con Tavecchio il dialogo è costante. Si è più volte detto favorevole alle modifiche necessarie, le resistenze sono da ricercare in altre componenti. Da questo punto di vista il presidente ha una forte intenzione di venire in contro ad alcune nostre richieste da diversi anni. Ora bisognerà essere efficaci nel dialogo con le altre componenti, anche in previsione di un Consiglio Federale che non si è ancora costituito, perché né la B né la A sono rappresentate al momento. E sono quelle che hanno bisogno di più riforme. Starà alla capacità dei consiglieri che verranno eletti, spero a breve, di essere efficaci".

PROCEDIMENTI DI GIUSTIZIA SPORTIVA - "Il 18 maggio scorso su invito della presidente Rosy Bindi mi sono recato alla Commissione Antimafia. In quella sede ho avuto l'opportunità di descrivere la situazione che chi lavora nel calcio vive quotidianamente  ve ne leggo un estratto: "I tifoi sono un bene, come gli ultras. Possono però rappresentare un problema e le autorità ne sono consapevoli. Una società deve da un lato parlare con i tifosi, ultras compresi, ma anche con le autorità. Si tratta di una minoranza, in termini quantitativi, ma può avere ripercussioni. A partecipare al discorso sono tre figure: i club parlano con ultras e forze dell'ordine, le forze dell'ordine parlano con ultras e club e ultras parlano con club e forze dell'ordine. Queste mie affermazioni, messe a verbale e a disposizione del pubblico da mesi, non sono state mai smentite. Rivendico ancora la totale bontà dell'operato della Juve e di tutti i suoi tesserati. Confido nella Giustizia e mi rammarico del comportamento avuto, anche in sede ufficiale, dalla Procura Federale, su cui non è opportuno che mi esprima pubblicamente". 

12.20 - L'ad Mazzia spiega la cessione del credito di Pogba: "Abbiamo ceduto a una finanziaria il credito, ottenendo anche un ottimo tasso di sconto. Abbiamo anticipato l'incasso di 70 milioni di euro e abbiamo evitato il rischio di insolvenza". Su Sportfive: "Il contratto è quello sottoscritto all'inizio del nostro rapporto. Era colonna essenzaile del finanziamento dello stadio. Ha una durata di 12 anni, non è stato rinnovato, ma gli è stata data finalmente esecuzione con l'obiettivo che era quelo dall'inizio: e così è stato per l'Allianz Stadium".

SCUOLA -  "Ottimi risultati, siamo estremamente contenti". Marotta sottolinea: "Abbiamo un dovere educativo e sociale. Nel calcio tanti partono e pochi arrivano. Nella mia esperienza decennale ho visto spesso grandi illusioni che portano poi tanti ragazzi a essere infelici, uomini che non hanno raggiunto nessun obiettivo. Portarli a raggiungere un diploma significa dargli la possiblità, se non possono essere vincenti nello sport, di esserlo nella vita".

SPONSORSHIP - "Vengono stretti accordi soltanto dopo aver accertato la liceità dell'accordo stesso. E si tratta sempre di società che investono nel calcio professionistico da anni ad altissimi livelli".

DIVIDENDI - "Si poteva fare una distribuzione, ma non è abitudine della società né l'obiettivo. Tra l'altro avremmo indebolito la nostra posizione".

PIAZZA SAN CARLO - "Il comune ha orgnaizzato per suo conto un evento proprio e non ci ha mai fatto richiesta, così come non l'ha fatto per Berlino, di organizzarlo all'interno dello Stadium". 

12.00 - Marotta risponde ad alcune domande: "Abbiamo la forza per regalarvi altri successi, l’obiettivo è quello di arrivare a vincere il settimo scudetto consecutivo, puntando anche alla Champions League come sempre. A Cardiff abbiamo perso, dobbiamo riconoscere i meriti del Real Madrid. Negli spogliatoi non è successo nulla, come già detto, e se fosse successo non ci sarebbe nulla di male a raccontarlo. Purtroppo il secondo tempo non è stato all'altezza del primo. La Primavera? È iniziato un campionato nuovo, in cui abbiamo avuto partenza negativo. Ma è iniziato anche un nuovo ciclo. L'esigenza è quella di avere una seconda squadra, come ha detto il presidente. Quest'anno la Primavera si compone di giocatori nati tra 1999 e il 2000. Dal Canto è andato a sostituire Fabio Grosso, abbbiamo composto una rosa molto giovane. Sulla squadra femminile, è stata strutturata su indicazione della Federazione e per accogliere una nuova sfida. Abbiamo allestito una squadra velocemente, collettivo che ha acquisito appeal dal punto di vista mediatico".

Su Tevez e Bentancur: "È stato ceduto per 6 milioni che era il residuo a bilancio del suo valore, ed ha portato la prelazione su alcuni giovani tra cui Bentancur che è un classe '97 acquistato al costo di 9 milioni di euro. Non è un campione perché per diventarlo bisogna lavorare tanto, ma ha fatto vedere di avere grandissime qualità. Il Boca ha una percentuale del 50% sull'eventuale rivendita, ma non è detto che lui parta, può stare con noi per tanti anni. E in ogni caso possiamo riscattarlo totalmente in futuro".

Juventus Women: "Per le partite della Femminile l'ingresso è gratuito e lo sarà fino alla fine della stagione. È una nostra politica, condivisa da tutti".

10.00 - Parla Andrea Agnelli: "Signori azionisti, buongiorno. Benvenuti all'Allianz Stadium. L'ho detto l'anno scorso in apertura del mio discorso e vorrei ripeterlo anche quest'anno: come società, come tifosi, come componente tecnica, siamo estremamente orgogliosi. Legend. Mai nessuno nella storia del calcio ha vinto sei scudetti di fila e questo ci deve rendere estremamente orgogliosi". 

RINGRAZIAMENTI - "È chiaro ovviamente che questo mio ringraziamento per questo risultato sportivo deve andare a tutte le donne e a tutti gli uomini che hanno lavorato. Questi risultati sono il frutto del lavoro di tutti ooloro che lavorano per la Juventus e che devono essere d'esempio per tutti. Un ringraziamento particolare deve andare non più agli otto, ma ai sei giocatori che hanno vinto sei scudetti consecutivi. Per cinque di loro la sfida continua per qualcosa di ancora più straordianrio. Per quanto riguarda i risultati sportivi il mio ringraziamneto va all'amministratore delegato Marotta, che con la sua leadership ha condotto questa squadre, al vice persidente Pavel Nedved, che è esempio per i calciatori di oggi e per tutti e a Fabio Paratici e Federico Cherubini. Inoltre vorrei spendere due parole per mister Allegri, che con la sua caparbietà ha portato avanti un lavoro che per altri sembrava terminato. Dobbiamo riconfermarci in Italia e in Europa, ma quest'anno abbiamo anche la sfida delle Juventus Women, a cui farei un grande in bocca al lupo perché è il primo campionato in Serie A. Alle ragazze al mister Guarino. Il campo ci rende estermamente orgogliosi, ma devo dire che l'attività anche fuori dal campo deve rendere noi tifosi, voi azionisti, noi tutti estremamente orgogliosi. Il dottor Mazzia più tardi vi illustrerà l'andamento della società. Il fatturato trasferimenti esclusi è arrivato a 411.5 milioni e ha portato a un utile storico di 42.6 milioni. Il campo ci permette di apprezzare la società, ma ci sono una serie di progetti. Manca un pezzo del Training Center, che dovrebbe essere pronto entro questa primavera, la scuola è funzionante e il concept store aprirà nel corso del prossimo anno. In tal senso è positivo che queste attività vengano portate avanti in parallelo con l'attività sportiva. Abbiamo effettuato investimenti importanti e questi investimenti, come il trasferimento nella nuova sede, ci ha portato a inserire novità importanti anche per i dipendenti Juve. Abbiamo introdotto un orario flessibile, e ci tengo a dirlo per sottolineare come vogliamo lavorare per migliorare la qualità della vita di chi lavora alla Juve. Il campo è sempre primario, ma conta anche il resto che ci permette di crescere. Un riferimento va fatto all'area Avenue. Abbiamo compleato alcune operazioni importanti. Aver ottenuto l'intitolazione dello Stadium da un'azienda come l'Allianz ci permette di collocare la Juve dove qualche anno fa auspicavamo di collocarla, ovvero tra le grandi realtà. Ma è importante anche l'accordo con un'azienda giapponese come Cygames. È di questi giorni - quindi non sarà nel bilancio - l'accordo con Netflix e siamo i primi in tal senso. Poi a febbraio il nostro nuovo logo, che vedete ovunque e da parte mia è estremamente importante". Il presidente lancia poi un video.

IL MOVIMENTO - "Dobbiamo ancora vendere i diritti italiani audiovisivi e spero avvenga entro fine anno e questo porterà la nostra sfida con Infront e Lega, perché la situazione attuale dei brodcast italiani non lascia tutti fiduciosi. Dobbiamo rimanere in attesa per sapere l'esito di questo bando e come verranno ridistribuiti i ricavi. Fino al 22 dicembre questo potrebbe essere modificato. I dialoghi che ho avuto con il ministro Lotti sono stati postivi, perché se è vero che si deve alzare la parte da ridistribuire equamente, c'è ancora un 20%  che nell'ottica del Ministro dovrebbe andare a chi compete a livello internazionale, perché da qui passa lo sviluppo del calcio italiano. Sviluppo che passa attravreso alcuni paragoni nell'industria in cui operiamo, che è da un lato semplice e dall'altro complessa. Quando guardiamo i ricavi sociali al livello dell principali 32 legehe europee dal 2010 al 2016 si è arrivati a 18..5 miliardi, con un incremendo di oltre 5. La volontà di avere maggiore redistribzione all'interno anche delle leghe è che 2.4 miliardi sono andati ai primi 12 club, che hanno avuto un incremento da 3.4 miliardi a 5.54 miliardi. La Juve nella classifica Deloitte era decima ed era in questo gruppo. 172 milioni nel 2010, 341 lo scorso anno di fatturato. Una crescita del 98% che deve far capire lo sforzo da parte di donne e uomini della Juve nel far crescere questa società. Ovviamente questi tassi di crescita sono difficili da sostenere nel medio lungo periodo. Ragioniamo nella nostra arena competitiva: l'anno scorso con 689 milioni primo c'era lo United. Se mantenessimo il tasso di crescita analogo a quello dal 2010 al 2016 raggiungeremmo 677 milioni, e questo ci posizionerebbe secondo nella classifica del 2016. Questo vuol dire che i nostri competitors corrono veloci e questo dobbiamo ricordarlo quando ci confrontiamo. Continua, tra l'alto, l'ossificazione, ossia chi vince continua a vincere, anno dopo anno. Questo ci deve mettere nella condizione di come dovrà essere li calcio professionistico a livello europeo nel futuro. Scindendo l'Italia e l'Europa dobbiamo sviluppare nei prossimi mesi tre anni di pianificazione e uno sguardo a luglio 2024, passando giocoforza nel contesto domestico. Qui giochianmo 38 partite l'anno più la Coppa Italia. La nostra prima arena di competizione è l'Italia, l'obiettivo è il settimo scudetto consecutivo. La nostra principale piattaforma di comunicazione rimane l'Italia, dove di recente abbiamo visto alcuni passi in avanti. Da parte mia va fatto al presidente della Federazione e a Uva e Nicoletti. Con fatica abbiamo approvato un nuovo statuto della Lega Nazionale di A più snello e più adatto a sostenere le sfide a livello europeo. Ieri c'è stato un incontro positivo a Milano, si sono individuati due gruppi di lavoro e da qui si deve sviluppare il progetto calcio. Le sfide rimangono le stesse. Il prodotto calcio, che ci permette di continuare la crescita economia e anche la crescita delle infrastrutture, una delle maggiori sfide dei prossimi anni. La distribuzione del campionato di Serie A è un altro fattore. Un conto è vendere il prodotto economicamente, ma poi bisogna assicurarsi che questo venga poi trasmesso. Non ci è di nessuna utilità se poi non viene trasmesso o inserito in pacchetti che invoglino a guardarlo. Da parte mia va poi fatto un richiamo fermo a quello che è lo sviluppo della società e del calcio italiano. 20 squadre sono troppe e questo è un tema che viene dibattuto anche a livello internazionale e poi vorrei sottolineare ancora l'importanza delle seconde squadre. Il presidente UEFA ha puntato il dito contro i troppi prestiti e ha ragione, però è altresì vero che per società che operano nel sistema come il nostro ridurre il numero di prestiti significa poter avere delle squadre vere e proprie in cui poter far giocare i giovani che altrimenti non trovano sbocco. Il campionato Primavera è un buon campionato, ma non permette di produrre giovani pronti per la prima squadre. Chievo e Torino hanno vinto il campionato, ma nessuno dei loro componenti ha esordito in Serie A l'anno successivo. Altro Paese dove il livello di prestiti è alto, ma lì il loro campionato è Under 21 quindi permette di tenere i gioatori tre anni in più. In Italia i prestiti sono più di 400, in Inghilterra un terzo e negli altri campionati non più di 40"

RUMMENIGGE - "Vorrei fare un ringraziamento a Rummenigge, per me un mentore in questi anni. I risultati del Bayern Monaco non li commento, non serve, ma il lavoro fatto da lui all'interno dell'ECA è importantissimo, con una serie di accordi importantissimi, come ad esempio ridistrbuire certi proventi delle competizioni delle Nazionali, la nascita di una società paritetica per al gestione di Champions ed Europa League con tre membri nominati dall'ECA e tre dall'UEFA. Risultati straordinari. Il mio auspicio era che lui continuasse, ma a metà agosto mi ha detto che non si sarebbe più ricandidato".

OBIETTIVI - "Il contesto sarà determinante negli elementi di discussione che avremo con i presidenti di FIFA e UEFA. Con quello della FIFA dovremo parlare sia del calendario internazionale che delle finestre di trasferimento. Quando parlo con Allegri, con il direttore o con la gente dello sport, i tre blocchi a settembre, ottobre e novembre sono per le società un elemento che complica ulteriormente il lavoro. Per esempio sarebbe meglio dare alle Nazionali i giocatori per un mese. Con la UEFA il grosso del lavoro andrà svolto nei prossimi anni perché il nostro lavoro si intreccia con loro. Sia in commissioni che informalmente. I temi all'ordine del giorno sono diversi: revisione del Financial Fair Play, che ha avuto un grande successo nella prima fase, raggiungendo i suoi obiettivi, ma serve una seconda revisione; ci sarà soprattutto l'esigenza di capire quale sarà il futuro delle competizioni internazionali nel post 2024, passando per un principio di armonizzazione. Le singole leghe che operano nei singoli paesi sono quasi un ostacolo. Da parte mia la speranza non può che essere un tavolo di trattativa con tutti gli organi coinvolti per concordare e organizzare il post 2024. Ci aspettano 6 anni con Serie A, Champions League ed Europa League come le conosciamo. Il grosso problema che noi riscontriamo e che riscontrano tutti è perseguire l'obiettivo della stabilità finanziaria. Noi tutti però abbiamo un rischio sportivo cui non possiamo sottrarci, in quanto una parte importante dei fatturati delle singole squadre - e questo discorso vale per tutte le leghe -, da questo punto di vista chi accede alle competizioni internazionali ha un grande vantaggio interno. Questa sfilza di squadre continua quindi a dominare. Da parte dei Paesi medi c'è la volotnà di crescere. L'auspicio nei prossimi anni non sarà più solo crescere, ma evolvere. Non si può evolvere se non c'è un dialogo tra tutte le componenti. In questo senso un'analisi deve essere fatta da tutti, per imepgnarsi in un percorso di evoluzione. La Juventus intende esercitare la propria leadership inquesto settore, collaborando su tutti i tavoli, sia a livello nazionale che internazionale. Abbiamo l'incertezza della stabilità economica e finanziaria che spero si possa risolvere quanto prima, ma io voglio darvi l'assicurazione che la Juve vuole essere leadere anche in questo periodo". 


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