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L'acquisto di Arthur Melo è una delle 42 operazioni della Juventus finite sotto inchiesta della Guardia di Finanza nell'ambito delle indagini sulle plusvalenze bianconere nelle ultime tre stagioni. Era l'estate 2020 quando il brasiliano è sbarcato a Torino dal Barcellona per 72 milioni di euro più 10 di bonus, nello scambio che ha portato Miralem Pjanic in Spagna.

INDIETRO NELLE GERARCHIE - Un investimento importante che, però, al momento non sta ripagando la cifra spesa. In due anni alla Juve il brasiliano non è ancora riuscito ad esprimersi al meglio e neanche con il cambio d'allenatore riesce a conquistarsi il posto da titolare. In questa stagione ha giocato appena sette gare delle quali una sola da titolare (contro il Verona): il resto sono stati spezzoni di partite sia in campionato che in Champions. Considerando solo le ultime cinque partite tra Serie A ed Europa, Arthur ha giocato appena 23' con il Chelsea mettendo in fila quattro panchine consecutive in campionato. 

MERCATO - Il brasiliano ha caratteristiche uniche tra i centrocampisti della rosa, ma i continui problemi fisici continuano a frenare il suo inserimento. Probabilmente Arthur è un giocatore da recuperare anche dal punto di vista psicologico deve ritrovare il sorriso e l'entusiasmo che avevano convinto il Barça a spendere 30 milioni di euro per prenderlo dal Gremio. Nel frattempo, il giocatore ha cambiato procuratore affidandosi all'agenzia di Federico Pastorello, la scelta di affidarsi a un nuovo agente potrebbe essere un indizio sul futuro. In Spagna parlano di un interessamento del Siviglia ma momento non sono arrivate proposte concrete per il basiliano, non è escluso che se dovesse arrivare un'offerta convincente per la Juventus, il giocatore possa lasciare il club bianconero già a gennaio. E intanto, il suo acquisto è una delle tante operazioni bianconere finite sotto la lente d'ingrandimento.