RIFLESSIONI - Non solo, ma anche, una questione tecnica. Mentalità vincente e leadership hanno permesso ad Allegri di lavorare con Mandzukic ricucendogli addosso un ruolo da esterno a tutto campo che potesse consentire alla Juve di tenere intatti gli equilibri senza dover rinunciare al pieno di talento offensivo. E in un primo, prolungato, momento è stato Dybala il sacrificato sull'altare del 4-3-3 asimmetrico che ha permesso la svolta in questa stagione. Ma tutto questo carico di sacrificio alla lunga logora, considerando anche un fisico che inizia ad accusare un po' di usura dovuta ad un chilometraggio unico per un attaccante generoso come nessun altro al mondo. Negli scorsi mesi dalla Cina era arrivato un assalto milionario respinto al mittente dal giocatore ancor prima che dal club, ma le riflessioni sul futuro sono iniziate. Mezza Europa sarebbe pronta ad accoglierlo a braccia aperte, dalla Cina c'è chi farebbe ancora follie pure dopo il Mondiale. E dopo tre anni, Mandzukic pensa all'addio.
@NicolaBalice