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Tredici vittorie e tre pareggi in sedici partite ufficiali non bastano alla Juve. Nonostante un avvio di stagione molto positivo dal punto di vista dei risultati, Maurizio Sarri non è ancora riuscito a tracciare una netta linea di demarcazione con la squadra di Max Allegri. La Juve di Sarri vince sempre di misura, segna poco e subisce poco. E, salvo rare eccezioni (il match con l'Inter, il primo tempo con il Napoli, uno spezzone di gara con l'Atletico Madrid), non gioca quel tipo di calcio che in tanti, in primis i tifosi bianconeri, si aspettavano di vedere. E poi c'è il caso Cristiano Ronaldo a tenere banco e a rendere meno sereno l'ambiente: un caso le cui cause sono soprattutto fisiche (CR7 è alle prese con un'infiammazione al collaterale), ma non solo. In discussione, infatti, c'è anche il ruolo del portoghese, e il modo in cui Sarri ha impostato, finora, il gioco della sua squadra...

IL RUOLO SBAGLIATO: RONALDO E' UN CENTRAVANTI - Partiamo dal ruolo di Ronaldo. Ha ragione Fabio Capello, quando sostiene che CR7 non salta più l'uomo perché ha perso agilità. C'è anche l'altra faccia della medaglia, secondo l'ex grande allenatore ora opinionista: "Con gli anni si perde agilità, ma altro si acquista: in area, Ronaldo è molto ma molto più forte di prima, un centravanti pazzesco. Il numero uno al mondo. All’ala, adesso no. Lo ricordavo debordante, e oggi debordante non è più. Ma sarà ancora molto utile alla Juventus. Soltanto, sarà un Ronaldo diverso, in fase evolutiva. Aveva già cominciato al Real Madrid, spostandosi più dentro l’area". 

I tifosi della Juve ricorderanno il gol in rovesciata allo Stadium e i gol segnati da Cristiano a Cardiff: la sua posizione, in quei casi, era proprio quella di centravanti, con Benzema dedito solo alla funzione di aprirgli degli spazi per poi defilarsi. All'inizio di questa stagione, Sarri ha fatto un grosso errore di valutazione, quello di pensare che il classe 1985 di Funchal potesse giocare largo nel 4-3-3. E forse lo stesso Ronaldo ha pensato di poterlo ricoprire, quel ruolo. Poi Sarri ha corretto il tiro, virando sul 4-3-1-2, ma non c'è dubbio che, negli schemi dell'ex allenatore di Napoli e Chelsea, Ronaldo non abbia ancora trovato la collocazione ideale per la sue caratteristiche attuali. E il fatto di avere come compagni di reparto Higuain e Dybala, entrambi poco compatibili con Ronaldo, non aiuta Sarri. Non è un caso che la Juve volesse vendere entrambi...

SARRI PENSA SOPRATTUTTO ALLA DIFESA - Oltre alla posizione in campo, anche l'impostazione generale del gioco bianconero, in questo momento, non aiuta Ronaldo (e gli altri attaccanti) a esprimersi al meglio. A parte il traumatico avvio della stagione 2015-16, delle ultime nove Juventus quella attuale è quella che ha segnato meno nelle prime 12 partite di campionato: 2011-12: 22 gol fatti; 2012-13: 29; 2013-14: 26; 2014-15: 28; 2015-16: 16; 2016-17: 25; 2017-18: 35; 2018-19: 26; 2019-20: 20 gol fatti. Per costruire la sua Juve, Sarri, in barba alla prosopopea del bel gioco (più dei 'Sarristi' che sua, a dir la verità), ha privilegiato finora un aspetto: prima regola, tenere palla e non prendere gol. Per giocare anche un calcio spettacolare e ricco di gol ci sarà tempo, Ronaldo permettendo...