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"Appena arrivato a Vinovo, nell’estate 2014, Massimiliano Allegri disse che il calcio di Antonio Conte — quel che aveva trovato (insieme a tre scudetti filati) — per lui era un po’ troppo «meccanico»: un de gustibus e un complimento, precisò, perché in fase di costruzione «le squadre e i giocatori hanno bisogno di certezze». Ecco, l’impressione è che questa Juve, più che di calcio liquido, avrebbe tanto bisogno di quello «meccanico»: ore di esercitazioni undici contro zero (Conte style) e di giocate automatizzate. Perché poi, troppo spesso, c’è la sensazione che alcuni giocatori, in determinate situazioni, non sappiano che strada imboccare". Scrive così il Corriere di Torino, che si riferisce ad Arthur (Benevento), Bentancur (Porto) e Kulusevski (Lazio e Torino) e ai loro fatali errori. Che hanno frenato la Juve e limitato la sua classifica. Il risultato finale? "Un possesso palla da narcolessia - scrive il Corriere -. Morale: 145 passaggi tra i quattro difensori (fonte, Calcio Datato), da appisolarsi, appunto. Altro che costruzione dal basso".