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Le parole di Massimiliano Allegri a DAZN dopo Juve-Torino.

IL MATCH - "I ragazzi hanno fatto una bella partita contro una squadra sempre ostica, abbiamo avuto una reazione e fatto altri due gol, poi abbiamo rischiato sulla traversa. Detto questo 10 punti (per la zona Europa, ndr.) sono tanti, dobbiamo fare un passo alla volta ma finora abbiamo fatto 50 punti ed è la cosa più importante. Poi bisogna tenere alta la concentrazione, giocare ogni tre giorni e dopo una partita come quella di giovedì non era semplice".

CAMBI - "C'era bisogno di giocatori freschi, con caratteristiche diverse. Togliere Di Maria è sempre un dispiacere ma bisogna cercare di centellinare perchè abbiamo tante partite. Ho messo Rabiot davanti alla difesa, Barrenechea ha fatto una grande partita, Paul è entrato bene e anche De Sciglio. Bisogna continuare con questo spirito, i cambi diventano determinanti. Se continuiamo così possiamo toglierci soddisfazioni".

REAZIONE - "Nel primo tempo siamo partiti troppo dietro, loro sono stati bravi e lasciavamo spazi a Singo, Linetty... Su quelle palle bisognava accorciare, loro giocavano bene e noi arrivavamo in ritardo. Poi siamo stati bravi a raddrizzarla subito e aspettare i momenti giusti per fare gol, altrimenti poi la partita diventa spezzata...".

RABIOT - "C'era bisogno di fisicità davanti alla difesa, deve ancora migliorare nello spostare la palla da una parte all'altra, ne ha la capacità. Poi come mezzala ha fatto bene, Chiesa è entrato bene e Fagioli ha fatto un secondo tempo superlativo come qualità e soprattutto quantità".

CHAMPIONS - "Vedendo i numeri ora è normale... C'è la Lazio a 45, mancano 14 partite, diventano 73 con una media di 2 punti a partita. Serve qualcosa di straordinario, vediamo passo dopo passo".

GOL - "Stasera abbiamo preso due gol che non dovevamo prendere. L'importante è giocare di squadra, stasera c'era la pazienza nel cercare di segnare, è un sintomo di maturità".

POGBA - "Bel rientro per noi, lo volevamo da tanto e siamo contenti. Stasera Szczesny ha raggiunto le 200 presenze, Alex Sandro 300, si sono regalati una bella festa. Poi era il compleanno di Milik e Kean, c'erano tanti motivi per vincere".