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Non è stata un'opportunità di mercato: 38 milioni complessivi sono lì a dimostrarlo. E allora perché, tra tanti nomi, la Juve è andata a prendere proprio Moise Kean per completare l'attacco? La lista Uefa, liberando un'altra posizione: e questo è certamente un fattore. L'altro però arriva da un ragionamento squisitamente tattico: Allegri ha un obiettivo preciso su Kean, una missione vera e propria: trasformarlo in un centravanti. Da tanti gol a stagione. 

IL MOTIVO - Moise Kean non arriva per sostituire Ronaldo: lo fa per scrivere un'altra pagina importante del suo cammino alla Juventus. Con Allegri non era stato sempre rose e fiori, a margine c'era anche un'incompatibilità tattica che rendeva difficile la permanenza del giocatore, che appena possibile ha fatto le valigie e si è costruito un pezzo di carriera tra Everton (poco fortunata) e Psg (quasi consacrazione). Ecco, a proposito di consacrazione: alla Juve parte tra le retrovie, ma non è più quel ragazzino terribile della Primavera. E' uno degli attaccanti di punta della Nazionale, un vero centravanti e non un ibrido dal colpo facile. La sfida di Allegri sta tutta qui: nel dargli una collocazione e quindi un futuro ad altissimo livello. Ce la farà? Tra le scommesse più grosse di una Juve colma di punti interrogativi.