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L'edizione odierna de Il Corriere dello Sport propone un'ampia riflessione a firma di Massimiliano Gallo sul momento che sta attraversando Massimiliano Allegri sulla panchina della Juve. "Comprendiamo che ci sono momenti in cui la solitudine e la stanchezza possano prendere il sopravvento", si legge sul quotidiano. "Ma se ne faccia una ragione: è e sarà sotto pressione (al netto della sua reazione scomposta e sbagliata a Sky) non per i risultati. Quello è il pretesto. Allegri è sotto pressione per il suo non essere omologato [...]. Su questo non deve fare passi indietro. Perché non è soltanto questione di corto muso, di vittorie (volute o meno) per 1-0. Allegri è l'uomo della denuncia circostanziata della mutazione del calcio, è lui che sottolineò la mancanza di dribblatori perché nelle scuole calcio i bambini sono irreggimentati nell'abc del tiki taka. È la sua abiura che vogliono".
E ancora: "Lui non solo ha scelto di non essere alla moda ma anche di sfidare a brutto muso la nuova élite culturale. Ora deve tenere duro. Sa benissimo che non gli verranno concesse indulgenze. Possiamo comprendere il suo stato d’animo, vorrebbe che qualcuno gli riconoscesse che nelle ultime quattordici giornate in Serie A solo il Napoli ha fatto meglio della Juventus [...]. Ci perdoni l’ardire, ma è questa la lezione per il nipotino: non derogare dalla propria visione anche se costa l’isolamento [...]. Dalla sera alla mattina è cambiato il management (alla Juve, ndr.). E lui è lì, a dover tranquillizzare le truppe, a provare a caricare i calciatori per partite che secondo la narrazione dominante finiranno per essere inutili. E come se lavorasse in un clima da “si salvi chi può”. È una fatica immane. Nonostante questo clima oggi la Juventus sarebbe seconda in classifica a 47 punti. Lontanissima dal Napoli sì, comunque seconda. Nessuno glielo riconoscerà, se ne faccia una ragione. È la sua resa culturale che vogliono. Che esca con le mani alzate. Ossia con qualche frase sulla bellezza di un gol dopo 134 passaggi consecutivi. È questo che pretendono: l’Allegri rinnegato".