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Fa sorridere, e anche un po' capire, il rapporto tra i due che a ogni stralcio più "intimo" della Juve viene fuori. Nell'allenamento di oggi, Arthur e Allegri sembrano i protagonisti di una serie tv, che in fondo potrebbe chiamarsi "Bastone e Carota". Da una parte c'è il lavoro del giocatore brasiliano, sempre al centro del campo, sempre il regista della squadra, un vestito che il tecnico sta provando ancora a cucirgli. Ed è forse per questo che il suo focus va diretto sull'ex Barcellona. 

TRA RISATE E LAVORO - Per circa un'ora la Juve si preoccupa di esercitarsi sul possesso: prova a uscire palla al piede, a ripartire dal portiere, a dare continuità di passaggio e definendo al meglio gli smarcamenti. Ancora una volta, in pettorina blu, da jolly di entrambe le squadre, a dare l'organizzazione è stato Arthur. Bene e male, sbagliando e correggendosi, come accade in ogni allenamento. "Bravo, Arthur! Lo vedi che sei bravo, quando vuoi?", la frase estrapolata in uno dei rari momenti di silenzio sugli spalti. Specificando il work in progress, pure a metà marzo e con il mister di fatto obbligato a schierarlo.  

TANTE ASSENZE - Capitolo presenti: Allegri di fatto ha allenato dieci giocatori della sua squadra. Dopo il torello, ha salutato Rabiot; dopo l'esercizio sul possesso, ha salutato Danilo. Cuadrado non si è visto: aveva la febbre ieri, oggi fuori per precauzione. Nove aggregati dall'Under 23 e nessuna traccia di Alex Sandro, che pure aveva possibilità di recuperare per Genova. Si sono rivisti Chiellini e De Sciglio, solo per un differenziato; lo stesso per Dybala, a orari diversi e con tanti scatti: sembra proprio sulla via del recupero.