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Juve, allarme punizioni: nel 2018 seconda in Europa, poi l’avvento di Ronaldo
TENTATIVI SU TENTATIVI, MA… - Ci vollero ben 43 tentativi per trovare la prima gioia alla Juve su calcio piazzato. Quel derby di luglio 2020 sembrava il preludio di una lunga serie di magie, invece le cose non sono affatto cambiate, con CR7 che puntualmente calcia forte, contro la barriera. Sono 72 i tentativi del fuoriclasse portoghese nel suo triennio in bianconero, uno solo quello riuscito, con una percentuale realizzativa dell’1.39%. Numeri quasi estranei alla sua immensità, che però dimostrano la sua inefficacia sui calci di punizione e che pongono un interrogativo: quanti gol in più avrebbe fatto la Juve se non tirasse sempre Ronaldo?
IL DATO DEL 2018 - Il calcio di punizione può sbloccare, talvolta decidere le partite. È un fondamentale da sfruttare al meglio se in casa ci sono specialisti del genere. Evidentemente, Ronaldo non lo è più. Negli ultimi tre anni ci sono state grandi alternative come Pjanic e Dybala, che hanno comunque timbrato il cartellino da calcio piazzato (rispettivamente una, nella stagione 2018-19, e due volte nell'annata 2019-20) nonostante le poche chance a disposizione, perché a calciare era quasi sempre CR7. Quest’anno, invece, di alternative ce ne sono ben poche (il bosniaco è stato ceduto al Barcellona, mentre l’argentino sta vivendo una stagione ai box) e a maggior ragione calcia solo lui.. Si può immaginare un comprensibile altruismo da parte dei compagni nel concedere, ogni volta, un nuovo tentativo al portoghese. Ma forse, dopo 72 prove, le chance sono esaurite. E pensare che nel 2018 (classifica del CIES Football Observatory) la Juve era seconda in Europa dietro al Girona, con un gol su punizione ogni 354 minuti...

1) Girona (2018), un gol ogni 318 minuti

2) Juventus, un gol ogni 354 minuti

3) Schalke 04, un gol ogni 360 minuti

Tra le italiane, Inter al 6° posto, con un gol ogni 442 minuti

11) Lazio, un gol ogni 506 minuti

16) Bologna, un gol ogni 578 minuti
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