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Troppi infortuni, emergenza totale. La Juventus viaggia alla media di un infortunio muscolare alla settimana, perché da luglio a novembre i casi sono stati diciassette e hanno coinvolto metà della rosa (13 giocatori diversi). Come spiega la Gazzetta, il quadro aggravato è dai ko traumatici, quelli sì più legati alla sfortuna - come Pogba o Chiesa - e a conti fatti le partite saltate complessivamente per infortunio dai bianconeri sono state 122. Praticamente tre campionati in tre mesi. Le ultime settimane sono state emblematiche e hanno fatto suonare ancora più forte l’allarme alla Continassa.

SOCIETA' - C'è stato il mea culpa di Massimiliano Allegri, poi le parole di Maurizio Arrivabene e Pavel Nedved, ma anche una società che ora vuole andare a fondo. In positivo, si pensa che la situazione potrà soltanto migliorare da gennaio con il rientro di Pogba e un Federico Chiesa più rodato e in forma, ma è necessario arrestare questa continua emorragia.

SUPER COMMISSARIO - Come scrive la Rosea, nelle private stanze della Continassa la schiettezza è stata anche maggiore negli ultimi giorni, valutazioni e riunioni proseguono con la sosta per il Mondiale che porterà a dei cambiamenti. Come si legge: "Non tanto negli uomini dei vari staff - almeno fino al termine della stagione non dovrebbero esserci ribaltoni -, quanto piuttosto nel potere d’azione. In estate la Juventus ha arruolato Giovanni Andreini, come ha sottolineato lo stesso Arrivabene, affidandogli il ruolo di responsabile delle performance. Una carica manageriale e non di campo. Un sorta di trait d’union tra lo staff tecnico e quello medico, tra preparatori, dottori e fisioterapisti. [...] Andreini, a partire dalla sosta e su preciso volere della società, avrà un maggior margine di azione nella programmazione della preparazione atletica con l’obiettivo di abbattere il numero degli infortunati nel 2023".