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Per Alex Sandro quella contro l’Atalanta è stata una prestazione da dimenticare. Ultima di una lunga serie per un calciatore che ha fatto innamorare i tifosi juventini, prima di intraprendere una parabola discendente che ormai dura da stagioni. Sembrava che nel nuovo ruolo di braccetto sinistro della difesa a tre le cose fossero migliorate, non è così, perché gli errori rimangono, distrazioni e cali di concentrazione che spalancano porte agli attacchi avversari e decidono le partite. È successo anche ieri sera con la Dea.
 
La costruzione della rosa e il cambio in corsa di modulo, però, non permette a Massimiliano Allegri di avere grande varietà di scelta. Ancor di più se si pensa ad un mercato completamente bloccato, tra caos societario e risorse economiche che scarseggiano.  Per questo, nei piani del tecnico livornese, Alex Sandro è un titolare. Quella di ieri è stata la sua ventunesima presenza ufficiale in tutte le competizioni.
 
Come è ormai noto e come vi abbiamo raccontato in altre occasioni, nel contratto dell’esterno brasiliano è presente una clausola automatica che farebbe scattare il rinnovo annuale – alle stesse condizioni economiche di quello in vigore -, al raggiungimento di una determinata quota di presenze. Riguardo a questo, può venire in soccorso l’esempio di Cuadrado. Per il colombiano, il rinnovo annuale automatico, nella passata stagione, scattò alla quarantesima presenza ufficiale, senza limiti di minutaggio: l’ipotesi è che possa essere lo stesso per Alex Sandro.