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"C’è chi, per raccontare le difficoltà della Juve a otto giorni dal debutto in campionato con il Sassuolo in programma nella serata di Ferragosto, evoca la stagione passata. Paragone assolutamente sbagliato, perché dodici mesi fa la “complicazione” - chiamiamola così - fu esclusivamente legata alla più clamorosa e forse imprevedibile scelta di mercato: l’addio improvviso di Cristiano Ronaldo, 101 gol in 134 presenze in bianconero, addirittura dopo la prima giornata. Fu così che la Juve si ritrovò senza il suo campione e con una squadra d’un tratto privata di un numero impressionante di reti e minata nelle sue certezze, senza più il suo indiscusso leader e senza un centravanti di professione". Inizia così l'approfondimento della Gazzetta, che aggiunge: "Stavolta no. Stavolta la Juve aveva addirittura giocato d’anticipo, prendendo Vlahovic a gennaio per bruciare la concorrenza e risolvere il suo problema più grande. Stavolta la Juve non aveva perso tempo, anzi, indirizzandosi immediatamente - oltre che su Di Maria - sul calciatore designato a risolvere alla radice il problema del centrocampo: Paul Pogba, non uno qualsiasi. Sbarcato a Torino ai primi di luglio, proprio per riannodare un vecchio discorso bianconero e lavorare per consolidare gioco e certezze. Per dare forza e personalità a tutto il reparto. Solo che - e stavolta non c’entrano le scelte di mercato - il francese si è fermato a pochi giorni dal via ufficiale, costringendo Allegri a guardarsi intorno - per fronteggiare l’emergenza - e la società a rivedere i suoi piani".

E prosegue ancora: "Fatto sta che la Juve, non per problemi di lungimiranza, si trova adesso costretta a interrogarsi sulla formazione da mettere in campo con il Sassuolo. Senza gli infortunati, e senza gli squalificati Rabiot e Kean, il quadro è sicuramente complesso. Ma, come diceva anche Albert Einstein, proprio dalle difficoltà nascono le opportunità, che vuol dire poter contare su una buona dose di pazienza, entusiasmo e gestione emotiva. [...] La partenza è in salita, ma nelle corde della squadra di Allegri c’è - considerazione personale - la concreta possibilità di scollinare senza troppi danni. Poi, tra recuperi eccellenti e nuovi arrivati prenderà forma la Juve. Una Juve che, soltanto a immaginarla, tornerà a preoccupare - eccome - la concorrenza".