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Paolo Aicardi, presidente dell’Associazione Piccoli Azionisti della Juventus Football Club, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport proponendo alcune mosse a sostegno del club: "Propongo di far sentire la propria vicinanza alla Juventus, in tutta sincerità. Per questo ho apprezzato la nota dei tifosi americani (ovvero comprare prodotti del merchandise ufficiale, affinché gli introiti vadano esclusivamente a beneficio del club).e mi sento di suggerire una soluzione in più".
 
 
L'INIZIATIVA -  "Ovvero quella di acquistare azioni del club. La ritengo un’opzione quasi naturale, per chi crede nella società e nell’operato dei dirigenti. Se ipotizziamo che si attivino in Borsa decine di migliaia di tifosi, il risultato sarebbe certamente rilevante".

SULLA SANZIONE - "Comprendo che la giustizia sportiva debba avere una propria autonomia, ma credo che al contempo vadano fissati dei paletti. E quanto appena accaduto lo dimostra: il “ne bis in idem” ignorato, le intercettazioni equiparate a prove, il concetto di lealtà sportiva sfruttato per dire tutto e niente. Così, davvero, vale tutto".
 
ANCORA SULLA PENALIZZAZIONE - "La giustizia sportiva ha celebrato in poche ore un processo sulla base di 14mila pagine di documentazione. E lo ha fatto prima ancora che la giustizia ordinaria decida se rinviare gli indagati a giudizio o meno. Non si può prendere una decisione in queste condizioni, a maggior ragione nel momento in cui si parla di questioni molto tecniche: chi ha deciso, lo ha fatto in maniera sommaria e senza approfondire». 
 
CONSEGUENZE - "Rischia di incidere in negativo proprio sul titolo in Borsa del club, per esempio, anche se un domani il ricorso dovesse risultare vincente. Bisogna prendere una decisione: le società di calcio possono essere quotate? Se sì, l’ordinamento sportivo ne deve prendere definitivamente atto con regole specifiche".