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L'imperativo è crederci, fino alla fine. A conti fatti oggi sembra già tanto che la Juve riesca a tenere aperto il discorso Champions ancora una settimana, mettendo magari pressione a chi giocherà domani come Napoli e Milan. In caso di sconfitta con l'Inter, i rossoneri sarebbero già qualificati senza nemmeno scendere in campo, mentre al Napoli basterà vincere domani a Firenze. In caso di pareggio, sia a Milan che Napoli servirebbe la vittoria (non impossibile da raggiungere) contro Cagliari e Fiorentina. E poi prima della Juve tocca all'Atalanta: tre punti contro il Genoa e il gruppo di Gian Piero Gasperini arriverebbe alla finale di Coppa Italia con la terza qualificazione in Champions già acquisita. Insomma, tutti i calcoli sembrano non tornare, la Juve è costretta a vincere e poi a sperare: comunque i tre punti non basterebbero se Milan e Atalanta dovessero vincere, servirebbero invece per mettere pressione sul Napoli.

E questi sono i conti legati alla classifica. Strettamente collegati a quelli del bilancio, perché l'uscita di scena dall'Europa che conta avrebbe ulteriori effetti sulle casse della Juve: compresa tra i 60 e gli 80 milioni gli effetti negativi, pronti via, che avrebbe la mancata qualificazione in Champions. Bisogna correre ai ripari ulteriormente, già molto è in calendario da tempo per sistemare un bilancio che alla semestrale aveva chiuso con un -113 milioni e una previsione di rosso superiore ai 200 milioni. Situazione che tra oggi e domani può pure peggiorare.


Ecco le quattro mosse della Juve studiate per limitare i danni