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C'era una volta un bel canale televisivo. Si chiamava Juventus TV. Chiaramente di parte juventina, ma rispetto alle televisioni di altre squadre era nettamente migliore. Studi televisivi che non avevano nulla da invidiare rispetto a quelli di altri network molto piu' sviluppati, bei servizi dedicati alle squadre giovanili, aggiornamenti dalle sedute degli allenamenti, dibattiti, bei servizi di taglio storico, ritratti dei giocatori del passato e del presente ( non solo Sivori, Platini, anche Favero, Dellomodarme...) e, dulcis in fundo, si potevano rivedere, a mezzanotte, tutte le partite della Juve terminate da poco. Per esempio, l'anno passato, quelle di Champions. Ma perche' "c'era"? Questo canale esiste ancora, ci sono gli stessi volti, si possono vedere le partite delle giovanili e della prima squadra, si sciorinano statistiche, si guardano gli incontri di campionato.

Sì, esiste ancora. E' che risulta più difficile vederlo. Non è più sulla piattaforma Sky, si vede in streaming sul computer ed è a pagamento. Ho provato ad iscrivermi, ma non è andata a buon fine, ogni volta mancava qualcosa, per esempio un codice introvabile. Ho fatto buon viso a cattivo gioco, ma mi sono chiesto: perchè Juventus TV ha perso la sua centralità e la sua facilità d'accesso? Perché da gratuita (o meglio, inserita come un bel bonus in una TV a pagamento) con una gran potenzialità di spettatori e di mercato pubblicitario, ora ha necessita di un abbonamento?

Forse perché gli esperimenti delle tv ufficiali, targate Juve, Toro, Roma, Milan... non incontrano il successo sperato. In fondo, anche quando era su Sky, la tv ufficiale della Juve non aveva un briciolo di pubblicità (a meno che non s'intenda pubblicità la presentazione di altri programmi della piattaforma). Per quale ragione?

Molto probabilmente la causa risiede nel fatto che queste televisioni sono ancora un po' troppo di regime. Tutto quello che fa la Juve (o la Roma o il Milan...) è sacrosanto. Mai una venatura, non necessariamente polemica, ma di critica; mai un' osservazione pungente se non quella di qualche tifoso on line, prontamente rintuzzata. E il tifo si sa, ha sempre due facce: una trionfale, l'altra malinconica, una solare, l'altra oscura.

Anche il tifoso della squadra più vincente degli ultimi anni attraversa momenti di sconforto, addirittura di rabbia che, forse, vorrebbe vedere rappresentati, non come nelle corride delle radio private, ma in una forma civile capace di accettare il contraddittorio.

In queste tv, invece, vige la verità unica. E la deriva di una fede che non contempla eccezioni, alla lunga può risultare noiosa.