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Tutto il mondo è paese. E che Paese. La Gran Bretagna si è risvegliata coi sudori freddi: il Coronavirus è una realtà pure britannica, e nel bel mezzo del calderone, delle polemiche, dell'economia distrutta, è venuta fuori la notizia che sembra un messaggio recapitato dal karma. Boris Johnson, il Primo Ministro, il più grande sponsor dell'ormai famosa 'immunità di gregge', è risultato positivo al tampone. E ora se ne sta in isolamento, a gestire un'emergenza di dimensioni epocali. 

COME IN ITALIA - Chiaramente, la notizia ha suscitato ogni singolo tipo di commento: c'è chi ne ha riso (considerando anche i lievi sintomi di Johnson) e c'è chi si è ulteriormente allarmato. C'è pure chi si è arrabbiato, e parecchio, per un motivo su tutti: come ha fatto il premier inglese a fare il tampone in uno Stato in piena emergenza sanitaria? Ormai da settimane, da Londra a Liverpool si piange per la carenza di kit per rilevare la positività al CoVid19. Una polemica che ricorda tanto, e drammaticamente, quanto accaduto qualche giorno fa in Italia e precisamente a Torino. Con la Juve 'tamponata', si era alzato il coro dei complottisti. Partendo da Selvaggia Lucarelli e finendo con l'ultimo attacco del Corriere dello Sport. Una sanità per privilegiati? Il popolo non ci sta.

Nella gallery dedicata, tweet e polemiche: UK come l'Italia