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Nel giorno dello sbarco dell’Extra Terrestre a Torino è giusto chiudere prima il cerchio dei Mondiali in Russia e celebrare quel pezzo di Juventus che ieri ha trionfato sotto il diluvio di Mosca.
In particolare, onore e complimenti al Mister Didier Deschamps che nell’estate più dolorosa della storia bianconera (quella maledetta del 2006…) ha avuto il coraggio eroico di non mollare tutto (nonostante le false promesse di una dirigenza fortunatamente poi spazzata via) ed accettare di difendere i colori bianconeri persino in Serie B.
Un anno, un'estate, che nessun tifoso juventino dimenticherà mai.
Con Calciopoli volevano cancellare la Juventus dal calcio che conta, l’hanno fatta tornare invece ancora più forte di prima.
Al ritorno in serie A, nel 2007, l'ambizione massima del tecnico transalpino (che già gli era costato il posto ai tempi di Moggi) non combaciava con lo spirito “Smile” di quella dirigenza non adeguata alla storia bianconera.
Didì è nato per vincere, sia da calciatore che da allenatore. Per lui partecipare non conta. 
Il suo modo di interpretare il calcio si sposa in pieno con il motto coniato dal Presidentissimo Boniperti “Alla Juve vincere non è importante. E’ l’unica cosa che conta”.
Deschamps ha solo sbagliato momento. Con l’attuale proprietà, per dire, si troverebbe benissimo.
Mai dire mai, chissà…
Complimenti anche all’instancabile Matuidi, vero leader silenzioso di questa Francia di giovani talenti. Ha fatto da chioccia a tantissimi giovani talenti che rischiano di dominare il mondo anche nei prossimi anni.
Un applauso anche all’ex indimenticato Pogba che ha giocato un mondiale di assoluto valore dimostrando una crescita mentale devastante.
A soli 25 anni Paul conferma di essere il più forte nel suo ruolo anche quando deve adattarsi e sacrificarsi, questo si che ci ha colpito davvero.
Non vederlo più in bianconero fa male ma anche per lui vale lo stesso precedente pensiero espresso per Deschamps, mai dire mai…
Infine e non potrebbe esser altrimenti, onore anche ai vinti. Onore ad una Croazia stoica trascinata dai due fenomeni Rakitic – Modric ma soprattutto dallo spirito indomito di Mario Mandzukic, un vero eroe nazionale.
SuperMario merita di esser riconfermato alla Juventus, senza se senza ma.
Con l’acquisto di Cristiano Ronaldo potrà (deve) tornare a cimentarsi nel suo vero ruolo di centravanti impegnandosi in tutto quel lavoro sporco utile per CR7 (che al Real Madrid faceva Benzema). 
Con l’acquisto del fenomeno portoghese, il croato diventa quasi insostituibile.
Un grande in bocca al lupo, per chiudere, a Mario Pjaca.
A prescindere se tornerà o meno a vestire la maglia della Juventus in futuro, gli auguriamo di tornare quello del pre-infortunio, cosa che purtroppo ad oggi non è ancora successa.