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Strano il destino di Gonzalo Higuain, passato in poco più di due anni da beniamino indiscusso a sopportato, da insostituibile a giocatore di troppo. 
Due estati fa (un giorno all’improvviso) al termine di una stagione strepitosa disputata con la maglia del Napoli a suon di gol e a suon di record, il “Pipita” si trasferì alla Juventus per 94 milioni di euro, il trasferimento più costoso della storia bianconera sino ad allora.
Fu un trasferimento che fece malissimo ai tifosi del Napoli, che credevano di aver trovato in lui il nuovo “Maradona” ovvero il campione argentino che li avrebbe riportati a vincere lo scudetto dopo 30 anni, ed esaltò invece in maniera incredibile la tifoseria bianconera.
Oggi dopo due stagioni con la maglia della Juve (con due scudetti e due Coppe Italia) disputate a grandissimi livelli e sempre con professionalità massima, Higuain è diventato invece un “peso”.
Nel 2016 sostenevano che investire così tanto su un giocatore non più giovanissimo era una follia.
Ed infatti, nel 2018, a 31anni il “Pipita” sembra già da rottamare per recuperare almeno parte dell’investimento dell’estate 2016.
Il paradosso nasce dal fatto che però a decretare il suo oblio, la sua messa in disparte, è un giocatore più anziano di lui di ben due anni, quel Cristiano Ronaldo 33enne che nel frattempo gli ha anche sottratto il record di acquisto più caro della storia della Juventus.
Certo parliamo del numero 1 al mondo, del giocatore dei giocatori, però la mancanza di riconoscenza nei confronti del “Pipita” sembra davvero esagerata.
La sua vicenda, la sua solitudine, è forse la storia che spiega meglio l’era contemporanea ed il calcio moderno dove nel giro di due anni passi da esser il top, il sogno dei tifosi, a venire rapidamente accantonato e dimenticato.
Corre questa epoca, corre tutto troppo fretta ma così è davvero esagerato.
E l’assurdo massimo è che nel frattempo Higuain, mai è venuto meno ai suoi doveri da professionista, è stato nel biennio anche il giocatore più decisivo per i trionfi bianconeri.
Sembra quasi un monito, una storia da tramandare per insegnamento.
Godersi sempre il presente al massimo perché dura pochissimo ed il futuro cambia talmente rapidamente che diventa subito passato...

@stefanodiscreti