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La settimana scorsa ho provato a dare la mia #Juve120 per divertirmi anche io con la bella iniziativa lanciata dal sito ufficiale bianconero per celebrare i 120 anni di gloriosa storia della Vecchia Signora.
Alla fine ne è venuto fuori un 11 improponibile da un punto di vista tattico, basato soprattutto sugli affetti della carriera da tifoso.
Ma realisticamente, quale è stata la Juventus più forte di tutti i tempi?

Gli anni del Re, la Juve di Michel Platini

Senza dubbio alcuno, la Juventus di Michel Platini; 5 anni epici. Indimenticabili.
Nel primo anno poi, in assoluto, la squadra era una somma di campioni pazzeschi. Un Dream Team.
Zoff, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Bettega, Tardelli, Rossi, Platini, Boniek.
Praticamente l'intera difesa dell'Italia Campione del Mondo 1982 (escluso Sergio Brio) più Tardelli e Rossi che quel mondiale l'avevano giocato da assoluti protagonisti più Roberto Bettega che era mancato in Spagna solamente per sfortuna e in aggiunta i due stranieri europei più forti in circolazione in quel momento e che avevano trascinato le rispettive nazionali (Polonia e Francia) fino alla fine del torneo: Zibì Boniek e Platini. A completare quel meraviglioso 11 titolare Massimo Bonini, il gregario (ma non troppo) di San Marino che correva per Michel.
In panchina ovviamente Giovanni Trapattoni, croce e delizia per tanti anni dei tifosi bianconeri.
Quando anni fa pubblicai "Gli anni del Re" (ed.Castelvecchi - sezione Ultra Sport), questo viaggio a ritroso nel tempo e nella memoria mi provocò emozioni indescrivibili.
In quel quinquennio, provammo davvero di tutto:
dalla delusione (immensa, forse la più grande di sempre) di Atene per la traumatica sconfitta in finale di Coppa dei Campioni contro l'Amburgo alla gioia di Basilea per la vittoria in Coppa delle Coppe contro il tenace Porto, dall'epico successo in Supercoppa Europea nella magica cornice di una Torino innevata alla sfida senza tempo di Tokyo contro l'Argentinos Juniors, in quella memorabile finale di Coppa Intercontinentale che consacrò la Juve come squadra più forte al mondo.
In mezzo, il buco nero dell'immensa tragedia dell'Heysel, il 29 Maggio 1985, che segnò tutti per sempre.
Sono state tante, nella storia della Vecchia Signora, le squadre belle e competitive ma mai nessuna quanto quella di Michel Platini.
Era la Juve dello stile dell'Avvocato e della concretezza di Umberto Agnelli, della voglia di vincere di Boniperti e della grinta di Trapattoni.
Era la Juve di Zoff-Gentile-Cabrini-Furino-Brio-Scirea-Tardelli-Bettega. Era la Juve del collettivo, con Brady direttore d'orchestra. Avrebbe dovuto diventare la Juve di Rossi e Boniek. In poco tempo divenne la Juve di Michel Platini. Le Roi, il più forte di sempre.

"Nella Juve nessuno è mai stato al livello di Platini e se in futuro ci sarà qualcuno che lo supererà, lo ammetteremo a malincuore"
Avvocato Gianni Agnelli