commenta
“La Juve spaventa l’Europa” si legge in questi giorni sulle prime pagine dei quotidiani.
“In Italia sarà poco più di una passerella” commentano gli opinionisti più accreditati.
È una squadra, la Vecchia Signora, che ha iniziato la stagione nel migliore dei modi.
Già in fuga in serie A, con l’Inter a +8 e la Roma a +7 dopo appena 4 giornate e il solo Napoli di Ancelotti a provare a limitare i danni (a 3 punti di distanza) e con gli ottavi di Champions League praticamente già prenotati dopo la grande prova di forza in casa del Valencia dell’altra sera.
Sembra funzionare tutto al meglio in casa bianconera; il turnover, la gestione del gruppo, l’inserimento dei nuovi.

Cosa si può migliorare? Cosa preoccupa allora? 
Niente di veramente serio per ora però la consapevolezza che per fermare lo strapotere tecnico dei bianconeri gli avversari punteranno forte sulle provocazioni ripetute è evidente, sia in Italia che in Europa.

Nell’ultima settimana due espulsioni per reazioni.
Totalmente differenti nella forma, ovvio, ma che comunque fanno capire bene il modo in cui gli avversari cercheranno di limitare la Juventus quest’anno laddove non riusciranno ovviamente da un lato tecnico.
La follia complessiva (gomitata, testata, sputo) di Douglas Costa contro il Sassuolo è ingiustificabile però il talento brasiliano non può esser impazzito così all’improvviso.
È evidente che in Italia tutti hanno capito che quando il brasiliano subentra a partita in corso diventa praticamente immarcabile per qualsiasi avversario e allora non resta che puntare su provocazioni e maniere forti.

L’espulsione di Cristiano Ronaldo a Valencia invece, ingiusta e difficilmente sopportabile, ci fa capire quanto la squadra di Allegri sia temuta quest’anno anche a livello internazionale.
Anche qui, per fermare il fenomeno portoghese, vera star della Champions League, non restano che provocazioni e trucchi da campetto di periferia.
Ecco, se c’è quindi una cosa da migliorare nel corso della stagione è sicuramente l’approccio e la singola reazione alle provocazioni perché è chiaro che più si andrà avanti e più la posta in palio sarà alta e più aumenteranno perché quest’anno la Juve è davvero forte e per fermarla giocarsela in maniera pulita potrebbe non bastare.
Lo sanno tutti ormai da tempo in Italia, lo stanno imparando anche in Europa.

@stefanodiscreti