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Lo abbiamo letto e ascoltato tutti: Cristiano Ronaldo, approfittando del giorno libero concesso da Sarri dopo la vittoria contro l'Inter, ha raggiunto subito la madre in Portogallo. La signora Dolores, colpita da un ictus qualche giorno fa, è ancora sotto osservazione a Madeira: le sue condizioni sono buone, ora c'è tutta la ripresa da affrontare. Per questo, CR7 corre da lei appena può. Anche in tempo di Coronavirus? Evidentemente, ha avuto le necessarie rassicurazioni. 

COSA SUCCEDE - Ma cosa accade per chi viaggia dalla 'zona rossa', e cioè tutt'Italia, verso l'estero? C'è parecchia incertezza, e non aiutano le ormai obsolete indicazioni del Ministero della salute. "Chiunque a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione in GU del DPCM  8 marzo 2020 (Art. 3 , lettera m) abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale (di seguito “MMG”) ovvero al pediatra di libera scelta (di seguito “PLS”)", si legge nell'unico opuscolo online dedicato ai viaggiatori. In soldoni: Cristiano, al ritorno in Portogallo, avrebbe dovuto notificarlo al suo medico di fiducia e seguire le indicazioni. Con le possibilità di cui dispone, non dubitiamo del suo rispetto del protocollo e della sua attenzione alla più generale situazione che sta vivendo il Paese che l'ospita. E della sua presenza, questo pomeriggio, all'allenamento di squadra alla Continassa.

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