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E' prevalso il buonissimo senso. E non poteva essere altrimenti, data la situazione in Israele. Juventus e Atletico Madrid non si sfideranno a Tel Aviv: dopo una mattina convulsa, riunioni e attesa, alla fine la decisione è arrivata e il match è stato cancellato. La paura più forte è che un numero concentrato di civili per un evento così importante potesse diventare potenziale target per un attacco della Jihad islamica. 

GLI ATTACCHI - Secondo il portavoce militare israeliano Ran Cochav, è infatti prevedibile che l'operazione "Breaking Dawn" proseguirà per una settimana. Da Gaza - fonte Ansa - sono stati lanciati verso Israele oltre 160 razzi. Di questi, 30 sono caduti all'interno della Striscia, 130 invece sono finiti oltre il confine. La risposta di Israele è stata netta: 30 attacchi a Gaza, 40 obiettivi colpiti, tutti della Jihad islamica - assicura la radio militare. Il bilancio racconta di 11 morti - tra questi una bambina di cinque anni e due civili - e oltre 80 feriti. 

TEL AVIV NEL MIRINO - La paura, chiaramente rivolta anche alla partita, è nata dalla minaccia del leader politico della Jihad, Ziad Nahaleh: "Tel Aviv e tutte le altre città israeliane sono nel nostro mirino - ha affermato -. In questa campagna non ci poniamo alcuna linea rossa. Tel Aviv sarà un nostro obiettivo. Colpiremo tutte le città degli occupanti. Nelle prossime ore essi vedranno la nostra reazione". Il clima è di terrore puro: il rischio sarebbe stato altissimo e inutile.