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I giocatori della Juventus continuano ad allenarsi in questo periodo di quarantena. Ognuno a casa propria, con la sua famiglia. Ci si arrangia come si può, tra trappetini, pesi e videochiamate giornaliere con i preparatori. Da Torino al Sudamerica, tutti a lavoro; in attesa di poter ricominciare ad allenarsi alla Continassa appena finirà l'emergenza.

I TEMPI - Al momento ancora non è stato programmato un piano per i nove stranieri che hanno lasciato l'Italia (Ronaldo in Portogallo, Higuain in Argentina, Alex Sandro, Danilo e Douglas Costa in Brasile, Pjanic in Lussemburgo, Khedira in Germania, Rabiot in Francia e Szczesny in Polonia) e che dovranno rispettare altre due settimane di quarantena dopo il loro ritorno: come riporta Tuttosport, prima di organizzare il lavoro la società vuole avere una data certa sulla ripresa degli allenamenti e della stagione. Se verrà confermato il 4 maggio come data di ritorno alla Continassa, i giocatori che non sono in Italia avranno una settimana di tempo per rientrare e stare in isolamento prima di presentarsi al centro sportivo.

I POSITIVI - Discorso diverso per i tre giocatori positivi, Rugani, Matuidi e Dybala: sono in attesa di due tamponi negativi per poter essere dichiarati guariti. Secondo i medici dello sport dovranno poi sottoporsi ad alcuni esami e ricominciare a lavorare da soli per quindici giorni per poi essere riaggregati al gruppo sempre sotto gli occhi dei medici. Come anche altri club, la Juve è facilitata nel rispetto delle misure di protezione e di sicurezza grazie al J-Hotel messo a disposizione dalla società: lì i giocatori potrebbero cambiarsi e fare la doccia nelle proprie camere d'albergo, raggiungendo i campi d'allenamento a piedi attraverso un sottopasso.