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Inter-Juve, largo ai giovani. Nelle due formazioni titolari che stasera scenderanno in campo per la semifinale di Coppa Italia ci saranno tanti giocatori che potrebbero giocare il derby d'Italia anche tra dieci anni. Talenti del presente e campioni del futuro, pronti a sfidarsi in una delle partite più sentite in assoluto. Da una parte l'Inter, che da anni sta lavorando per ringiovanirsi e nelle ultime stagioni si è 'italianizzata' pescando alcuni giocatori che possono rappresentare anche il futuro della Nazionale; dall'altra la Juventus, sempre attenta alle opportunità sul mercato di tutto il mondo: dall'Italia al resto d'Europa passando per l'America, quando gli uomini di Paratici si mettono in azione trovano sempre qualche giocatore su cui accendere i riflettori.

PER IL MONDO - E' stato così per Bentancur, arrivato dal Boca Juniors tra lo scetticismo generale nell'affare Tevez e diventato uno degli intoccabili. Diversa la storia di de Ligt, preso dall'Ajax anticipando la concorrenza del Barcellona e investendo ben 75 per assicurarsi uno dei migliori giovani in circolazione. E già punto fermo della Juve e della nazionale olandese. Campione del presente e del futuro. E poi ancora McKennie, uno degli ultimi sbarcato a Torino: Paratici lo scoprì durante il lockdown mentre guardava la Bundesliga in tv. Tac, colpo affondato. E Demiral? Gli sono bastati sei mesi per convincere la Juve a portarlo in bianconero. Dopo meno di un anno lo cercava mezza Europa.

GLI ITALIANI - Per non parlare dei giovani che stanno crescendo - o che sono cresciuti - nell'Under 23. Talenti fatti in casa sotto lo sguardo attento di Andrea Pirlo, uno che ha dimostrato di non aver paura a lanciare i ragazzini. Per informazioni chiedere a Gianluca Frabotta, classe '99 e lanciato subito alla prima partita di campionato. O a Radu Dragusin, classe 2002. Continuiamo? Portanova (classe 2000) è stato inserito nell'affare Rovella (a proposito: 2001 e già prenotato) perché richiesto dal Genoa dopo essersi messo in mostra con Pirlo in panchina. Nicolò Fagioli (2001) è l'ultimo gioiellino lanciato da Pirlo in Coppa Italia. 

I NERAZZURRI - E anche dall'altra parte non scherzano: perché Bastoni ('99) è già diventato un titolare nella difesa di Conte, Hakimi ('98) è uno dei migliori esterni al mondo, Lautaro ('97) è un talento già affermato sul quale è sempre vigile il Barcellona, e Barella ('96) sta comandando il centrocampo nerazzurro.