SUL MOMENTO ATTUALE - "Sono stato chiamato all'Inter per cambiare qualcosa, per cambiare i giri del motore e un tipo di situazione che per 9 anni ha visto l'Inter fuori da molte situazioni. Spalletti ha fatto un grande lavoro, vedendo le difficoltà che sto trovando. La Juventus è davanti da tanto tempo, anche le altre squadre sono strutturate e per questo è un momento storico difficile. È inevitabile che io crei aspettative, le creo anche a me stesso, ma le aspettative non possono essere poste solo su di me. Dobbiamo lavorare tutti per portare l'Inter dove vuole il presidente, cioè a lottare con tutti. Poi se creo difficoltà a qualcuno o sto cercando di portare qualcuno ai giri cui non è abituato a lavorare, allora mi dispiace. Se mi dovessi accorgere che questo non può essere fatto diventa difficile, ma non posso snaturarmi. Chiedo tanto a me e al mio staff perché dobbiamo lavorare per l'eccellenza e non possiamo accontentarci, perché è un momento storico in cui bisogna spingere e alzare l'asticella”.
IL KO DI POLITANO - “Sono tutte situazione che devono farci riflettere in maniera costruttiva. Quando affronti due competizioni così importanti lo devi mettere in preventivo. Mi fido dei miei calciatori nonostante ci siano delle difficoltà oggettive. Mi stanno dando l'anima e vedo in questo gruppo grandi miglioramenti. Parliamo di un gruppo giovane su cui si può costruire qualcosa di importante, ma io voglio alzare l'asticella a prescindere perché non voglio alibi. L'Inter deve tornare a competere per obiettivi importanti e quindi alzo l'asticella anche a me stesso. In tutto c'è sempre una strategia”.