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Si allarga l'inchiesta Prisma. E lo fa proprio nei giorni dei cambi drastici, repentini, probabilmente necessari. Come racconta Calciomercato.com, tra venerdì e lunedì alcuni revisori dei conti sono passati in Procura per farsi interrogare dai PM: nel mirino, il triennio finito sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti e della Consob. 

LA SITUAZIONE - Il Pubblico Ministero ha raccolto nuovi elementi dallo studio del materiale registrato in oltre un anno di indagini: potrebbero portare a nuovi capi d'accusa. Per CM, secondo la tesi della Procura di Torino infatti ci sarebbero delle scritture private non depositate in Lega anche riferite a delle opzioni di riacquisto sulla compravendita di alcuni giocatori, delle ulteriori “side letter” che si aggiungono a quelle già individuate a proposito delle famose manovre stipendi e che avrebbero portato a delle storture nei bilanci. Di queste perà non sarebbero stati a conoscenza i vari revisori dei conti interrogati. Occhio: la questione è legata alle presunte false fatturazioni ad agenti per servizi non prestati, secondo gli inquirenti potrebbero essere riferite a delle commissioni per il trasferimento di calciatori minorenni, compensi proibiti anche a termini di regolamento Fifa.

I PRIMI EFFETTI - Per Calciomercato.com, inoltre, il primo risvolto sul piano giudiziario dopo le dimissioni dell'intero CDA non ha tardato ad arrivare: i PM sono pronti a rinunciare all'appello contro la decisione del Gip Morello, che lo scorso 12 ottobre aveva respinto la richiesta di misure cautelari nei confronti di alcuni indagati, tra i quali proprio Agnelli. Dopo le dimissioni, cade l'eventualità di reiterazione.