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Juventus, Inchiesta Prisma: respinte le richieste degli indagati, prosegue il processo
Inchiesta Prisma, perché il processo prosegue?
Nello specifico il Gup, accogliendo le richieste della Procura di Roma, ha rigettato tutte le eccezioni proposte dalle difese degli imputati dichiarando inammissibile la richiesta di incidente probatorio, manifestatamente infondata la questione di legittimità costituzionale e rigettato le richieste di nullità della richiesta di rinvio a giudizio. Il processo quindi prosegue: la nuova udienza è in programma per il prossimo 19 maggio, con la discussione di Procura e parti civili e l'interrogatorio di alcuni degli indagati.
Le accuse
Le accuse dell'Inchiesta Prisma, a vario titolo, sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. In particolare, secondo l'accusa, si ipotizzano plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia da Covid-19 del 2020. La trasmissione degli atti a Roma era stata decisa dalla Corte di Cassazione che aveva dichiarato l'incompetenza territoriale di Torino. Per il caso plusvalenze, lo ricordiamo, la Juventus aveva subito anche una pesante penalizzazione in classifica, sul finire della stagione 2022-23.
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