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Nell'inchiesta in cui è coinvolta la Juventus, riguardo la manovra stipendi e le plusvalenze "fittiizie", c'è un altro filone su cui la procura di Torino sta effettuando degli accertamenti. Vale a dire il tema legato al rapporto con gli agenti dei calciatori e i pagamenti a quest'ultimi come conseguenza di alcune operazioni di mercato. Una questione che viene approfondita dal quotidiano Domani, secondo cui questo filone occupa un intero capitolo dell’informativa della guardia di Finanza. L'accusa mossa alla Juve sarebbe quella di aver effettuato fatture fasulle per compensare i procuratori dei campioni che vantavano crediti reali, ma per operazioni diverse rispetto a quelle per cui sarebbero stati pagati. Ossia, il club bianconero, secondo l'accusa, avrebbe quindi pagato alcuni agenti per trasferimenti in cui quest'ultimi non avrebbero avuto nessun ruolo. 

L'ELENCO DEI PROCUATORI 'COINVOLTI' - Stando a ciò che riferisce il quotidiano Domani, in questo elenco ci sono big del settore come Davide Lippi (figlio di Marcello Lippi), Gabriele Giuffrida, Giorgio Parretti, Antonio Rebesco, Luca Ariatti, Silvio Pagliari, Giuseppe Galli, Michele Fioravanti. Oltre a questi, c’è un secondo gruppo, che include coloro che sono solo "meritevoli di approfondimento" come scrive la Finanza nelle relazioni inviate alla procura. Tra questi, anche il compianto Mino Raiola oltre a Mario Giuffredi, Luca Pulcinelli, Tullio Tinti, Oscar Damiani, Vincenzo Morabito. Il sistema per pagare i debiti dei procuratori si fonda su un meccanismo semplice, si legge. Da quanto scrivono gli investigatori "In questi casi, un debito sorto per un determinato affare, ma non ancora pagato, è stato, in un secondo momento, “sistemato” su un altro affare, in relazione al quale l’agente interessato, senza svolgere alcuna reale attività, ha emesso fattura contabilizzata da Juventus Fc".

LE INTERCETTAZIONI - "Tu lo sai che cosa c’ho pendente ancora? C’ho ancora 450mila euro per aria di due anni fa! Devo sistemare quelli", così il procuratore Lippi all'ex ds della Juve, Fabio Paratici. Concetto che poi esprime anche anche al nuovo ds, Cherubini: "La cifra che devo prendere vecchia non è poca, più la procura devo prendere 4 e 50 di vecchio più qualcosa della procura... sono due anni che sto aspettando di mettere apposto i soldi vecchi, eeeh che ti devo dire cioè l’operazione di due anni di Spinazzola". Un operazione per cui viene messo a corrente anche Andrea Agnelli come emerge da un'intercettazione risalente ad agosto 2021 in cui Cherubini informa il presidente: "il trasferimento di Spinazzola alla Roma con il conseguente acquisto di Pellegrini in cui, credo, Fabio (Paratici, ndr) abbia detto: «non posso metterlo qui perché c’ho già un intermediario». A questo, rispondeva Agnelli: "di fatto dico, che ha fatto? Niente, ha fatto una telefonata a Spinazzola". Alla fine, scrive il quotidiano, una soluzione è stata trovata tramite il pagamento del debito su operazioni che riguardano tre giocatori. Tra questi, indicano i finanzieri nelle informative, c’è anche Chiellini.".