LE PAROLE DELL'AVVOCATO - Una class action fatta e finita, insomma, a cui come anticipato hanno aderito una trentina di piccoli azionisti. "Stiamo valutando l'opportunità di un'azione civile collettiva per tutti quegli sportivi che hanno visto partite che non erano regolari, perché non regolare era la campagna acquisti", le parole riportate da Gazzetta.it dell'avvocato Bruno Barbieri, che invece ai microfoni di Calciomercato.com ha parlato così: "L'udienza di oggi (che si è chiusa con un rinvio al 10 maggio, ndr.) è andata bene, abbiamo chiesto conto dei bilanci e la nostra posizione è stata ammessa. Il giudice ha accettato che noi si possa citare in giudizio la Juventus e la società di revisione". Anche la Consob, intanto, si è costituita parte civile, mentre non ha fatto lo stesso la FIGC.
CHI SONO - Gli azionisti sono i proprietari di quote di società il cui capitale - come appunto nel caso della Juventus, quotata in Borsa - è costituito da azioni. Stando a quanto riportato sul sito ufficiale, al 27 dicembre 2022 l'azionariato del club bianconero risultava essere diviso tra un 63.8% in capo a Exor, un 11.4% di Lindsell Train e un 24.8% flottante, ovvero non in mano a detentori a lunga scadenza e dunque soggetto a frequenti operazioni di compravendita.