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Per tutta l'estate si è ragionato a lungo su una Juve col tridente. Magari atipico o asimettrico, ma con tre attaccanti di primo livello. Un tridente da Champions per la Champions, insomma. Che ragionando in chiave mercato sembrava poter trovare in Edin Dzeko l'uomo giusto per tenere insieme anche Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala, più di Luis Suarez sicuramente. Forse anche più di Alvaro Morata, questo lo dirà il resto della stagione. Di sicuro fin qui il progetto tridente non è potuto passare all'applicazione, per forza ancor più che per scelta: “Ci pensiamo dall'inizio, purtroppo non li abbiamo mai avuti tutti insieme nelle migliori condizioni, quindi Ronaldo, Morata e Dybala si sono allenati insieme pochi giorni. Adesso diamo equilibrio alla struttura, poi cercheremo di trovare una soluzione, se è possibile, per farli giocare insieme”, così Andrea Pirlo ha commentato la situazione tattica legata ai tre tenori. Uno spartito che anno dopo anno si ripete, per quanto la Juve di Pirlo sia decisamente a trazione anteriore, per non si può andare oltre un “vedremo”. Intanto contro il Ferencvaros dovrebbe rivedersi Paulo Dybala dal primo minuto, al fianco di Cristiano Ronaldo, per la prima volta in stagione. Ennesimo punto di ripartenza e risalita, perché la Joya in questo momento non è un titolare per vari motivi. E non è nelle condizioni di convincere Pirlo a varare il tridente. Per almeno tre motivi bene precisi. 

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