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Se più indizi fanno una prova, le indagini sui problemi della Juventus di mister Pirlo portano a una prima conclusione piuttosto chiara. In questa squadra Arthur è imprescindibile. A dirlo sono i numeri del 2021: la Juve ha vinto tutte le partite in cui il brasiliano è entrato in campo (9!) mentre senza di lui sono arrivate le sconfitte con Inter e Napoli, il pareggio di nuovo con l'Inter in Coppa Italia, la debacle col Porto e unicamente la vittoria contro la Spal, squadra di Serie B.

Con questo vogliamo dire che Arthur sia un fuoriclasse? No, o almeno non necessariamente o non al momento. Vogliamo però ribadire che è l'unico vero regista della rosa, e che senza la sua capacità di districarsi spalle alla porta, palla al piede e pressing alle calcagna, non c'è nessuno in grado di tenere pallone e nervi saldi. Oltre che di offrire ai primi costruttori di gioco e agli esterni le giuste linee di passaggio contro le difese ben schierate, per poi trovarle loro stessi per affondare.

A fare maggiormente le spese di ciò è stato Rodrigo Bentancur. E non certo dal primo minuto della partita del Do Dragao (non si pensi che qui si facciano analisi basate su singoli episodi e si faccia i profeti del "senno del poi"). No, la sciocchezza di Oporto è stata il culmine di una tendenza palesata durante tutta la stagione, già ravvisata da noi quasi un mese fa, che semplicemente ieri ha trovato la sua espressione più grottesca e drammatica. 

Il centrocampista uruguayano è un ottimo centrocampista di appoggio, cucitore di reparti, spalla preziosa, dotato di senso dell'ordine e dell'inserimento. Ma non è un regista. Le sue caratteristiche si possono magari confondere con quelle di un metronomo, e per questo Pirlo ha affidato a lui le chiavi del centrocampo in assenza dell'ex Barça. Ma ha dimostrato (ripetiamo, mica da ieri!) di non esserlo. Quando gioca insieme ad Arthur, magicamente, ridiventa il giocatore apprezzato già da Allegri. In cabina di regia, perde ogni riferimento, va in apnea, e quando va bene non incide, quando va così così perde qualche palla e prende gialli evitabili, quando va male fa l'assist all'attaccante avversario dentro la propria area.

Certo, la Juve può anche vincere singole partite a prescindere dagli uomini, perché il calcio è episodico ed è pur sempre la Juve dei CR7 & co. Certo, l'errore di Bentancur è talmente assurdo che non può essere giustificato solo da un ruolo inadatto a certi livelli. Ma per poter avere le giuste garanzie in termini di sicurezze tattiche e mentali nello sviluppare un gioco da big, nessuna delle altre accoppiate di centrocampo juventine può far fronte alla mancanza di Arthur. Semplice.

Per concludere, una piccola grande notazione. L'unico match vinto dalla Juve senza Arthur nel 2021 è stato, dicevamo, quello con la Spal. Ebbene, lì al posto di Bentancur c'era l'esordiente astro nascente Nicolò Fagioli.Ovvero, c'era comunque un regista. Il cerchio (di centrocampo) si chiude. Il baratro delle preoccupazioni per la Juve si apre: il regista brasiliano, alle prese con la dolorosa calcificazione, starà via fino a fine febbraio e poi sarà valutato di partita in partita. Si spera di ritrovarlo per il ritorno col Porto del 9 marzo a Torino, e che nel frattempo i bianconeri riescano a sovvertire questa "legge del 2021". Magari aiutandosi con il lancio definitivo di Fagioli. Lunedì sera all'Allianz Stadium arriva il Crotone...