commenta
Per Romelu Lukaku, la partita di questa sera rappresenta praticamente un crocevia. Le indicazioni suggeriscono che dovrebbe essere schierato dal primo minuto, anche perché, come diceva Mourinho, "più gioca e più va in ritmo". Tuttavia, probabilmente sarà la sua ultima apparizione significativa all'Olimpico in una grande sfida (rimane solo quella contro il Genoa in casa). Lukaku vuole lasciare il segno, anche per dissipare le voci che insinuano che abbia già un piede fuori dalla Roma. 

Con Mourinho era indubbiamente più influente (come dimostrano i 14 gol in 27 partite totali, contro i 5 in 18 gare sotto la gestione di De Rossi), ma quello era anche un sistema di gioco che si basava quasi esclusivamente su di lui. Ora, la situazione è diversa e Romelu soffre un po' la densità di giocatori che lo circonda quando la Roma gioca palla a terra. Tuttavia, De Rossi ha poche alternative valide, considerando che anche con il Leverkusen, Abraham e Azmoun hanno mostrato limiti evidenti. Inoltre, la Roma quest'anno ha perso tutte le partite contro le squadre che la precedono in classifica (le prime 4), incluse due sconfitte contro Milan, Inter e Bologna, e una contro la Juventus. Lukaku desidera anche rompere questo tabù, dimostrando di poter essere decisivo anche nelle partite più importanti.