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Diciamolo subito, i primi 10 minuti di gioco della Juventus ci avevano illuso un pò tutti di vedere una squadra finalmente all’arrembaggio.

Non sembrava nemmeno una partita di calcio italiana per i ritmi altissimi, poi invece la solita storia, la solita Juve di attesa targata Massimiliano Allegri.

Una gara bloccata con pochissime occasioni da gol e con entrambe le compagini a pensare prima di tutto a non concedere spazi all’avversario.

Con questa mentalità la beffa è sempre dietro l’angolo.

Non è bastato infatti nemmeno il solito gol di Cuadrado contro l’Inter perché alla fine, proprio all’ultima azione, una follia di Bremer davvero incomprensibile ha regalato a Lukaku il rigore del pareggio.
Risultato giusto per quanto (non) visto in campo; certo non vincere una partita all’ultimo secondo ti lascia sempre dentro una grande amarezza paragonabile a quella di una sconfitta.
Tutto rimandato adesso alla gara di ritorno a San Siro dove si ripartirà praticamente alla pari.

Non è una questione di risultato comunque ma di (non) gioco espresso.
La Vecchia Signora ti lascia sempre quell’amaro in bocca di non aver sfruttato sino in fondo il grande potenziale offensivo a disposizione con un Vlahovic lasciato lì da solo davanti che quasi fa tenerezza e se anche Di Maria per una sera si abbassa al livello dei comuni mortali lo spettacolo diventa quasi insopportabile.

Per fortuna che dall’altra parte ci si è trovati davanti un Inter in grande crisi altrimenti chissà come sarebbe andata a finire. Si ritorna sempre lì, inutile girarci intorno.
Le gare da ricordare della Juventus in questa stagione si contano davvero sulle dita di una mano.
Dove finiscono i meriti dell’avversario di turno e cominciano i demeriti del modo (ormai superato) di interpretare la partita da parte di Massimiliano Allegri non è mai lecito saperlo però che noia.
Le emozioni più grandi di tutta la serata le hanno regalate (in positivo) la nuova presenza di Alessandro Del Piero allo Stadium di Torino (per tanti anni la sua casa) e (in negativo) l’indegno finale con risse e scene da saloon.
È evidente, che per i motivi più differenti, non c’è serenità in entrambe le sponde ma sinceramente, lato bianconero, della crisi dell’Inter ci interessa assai poco.

Quello che più conta è che la Juventus inizia il mese di Aprile, quello decisivo per quanto avverrà dentro e fuori dal campo, non nel modo che i tifosi speravano.
Inutile quasi continuare a ripeterci sempre le stesse cose ma con questa mentalità il grande rischio di terminare nuovamente a 0 titoli anche questa stagione è assai grande e sarebbe davvero un peccato per la reazione nervosa assolutamente importante che la squadra ha avuto sul campo nonostante tutte le ingiustizie subite al di fuori.
@stefanodiscreti