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Il famoso sociologo Giuseppe De Rita, a Gazzetta, parla del fenomeno del gol di Turone. 

PERCHE' E' RIMASTO - "Per prima cosa, devo confessarle che ho simpatie laziali, ma nel mio mondo sono circondato da figli, nipoti e amici romanisti e perciò so quanto quell’episodio sia rimasto vivo. Una cosa è certa: se un fatto del genere è ancora ricordato, significa che alla radice c’era un sentimento forte, autentico, che non si è mai estinto, ma si è modificato".

IL MOTIVO - "Probabilmente attraverso la nostalgia. La parola in greco sta a significare “il dolore del ritorno”. Così con la memoria, quando i romanisti ripensano a quell’episodio, il dolore torna a farsi sentire. In realtà, ci può essere anche altro. Per molti, ad esempio, può essere anche un modo inconscio per rimpiangere la propria giovinezza, cioè quel passato in cui il fatto è avvenuto".

A PARTI INVERTITE - "Probabilmente sarebbe ricordato in modo diverso perché, storicamente parlando, diverso sarebbe stato il peso specifico complessivo".