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Il sette per cento guadagnato a Piazza Affari dalle azioni della Juventus è la chiave di lettura più efficace per l’operazione (in divenire) Cristiano Ronaldo. La borsa vive di aspettative e di rumors, secondo il vecchio detto "compra sulla voce e vendi sulla notizia". Le voci evidentemente vengono ritenute fondate, visto che il binomio Juventus-CR7 si è già rivelato proficuo. Un dato congiunturale, che però va letto in chiave più ampia. La reazione del titolo bianconero alle notizie delle ultime 48 ore rende l’idea dell’importanza che l’arrivo del fuoriclasse portoghese potrebbe avere sulle casse del club. All’importante esborso per acquistarlo e garantirgli l’ingaggio, infatti, seguirebbe una significativa espansione del marchio e dei ricavi. Cristiano Ronaldo arriverebbe a Torino per sollevare la Champions, ma consentirebbe alla Juve e alla sua proprietà di vincere anche una partita più importante in chiave mondiale. 

IL RUOLO di FCA – Sarebbe evidente in questa operazione un ruolo attivo di Exor e di Fiat. Cristiano Ronaldo non è solo un atleta, ma un generatore di business. Diventerebbe naturale per lui un ruolo da testimonial per la Fiat soprattutto sui mercati asiatici, senza trascurare il contesto nordamericano. Negli Usa potrebbe anche essere associato a target più alti, legando il proprio volto a Ferrari e Maserati che fanno parte della galassia FCA.  

L’ARIETE – Poi c’è il discorso più strettamente legato agli interessi della Juventus. Si parla di 30 milioni di ingaggio all’anno e non possiamo, a oggi, addentrarci sulla questione diritti di immagine. Andrà valutato, eventualmente, come le parti si metteranno d’accordo.  Trenta milioni rappresentano una cifra certamente molto alta, da record per l’Italia, ma che non resterebbe fine a se stessa. Cristiano Ronaldo però sarebbe l’ariete perfetto per consentire alla Juve di togliersi l’etichetta di squadra italiana per eccellenza e sfondare sul mercato globale. Con lui verrebbe intercettata una fascia di tifo trasversale, intercontinentale, destinata a portare immediati benefici a livello di merchandising. Per il fatturato, si aprirebbe una frattura incolmabile tra la Juventus e le altre società italiane. Guardando al bilancio, un affare del genere avrebbe un impatto positivo in termini di ricavi anche nell’immediato, senza dover attendere il consueto orizzonte dei tre anni. Senza escludere la possibilità di rinegoziare al rialzo, in prospettiva, accordi già in essere di sponsorizzazione e di diritti già esistenti. Pur avendo 33 anni, un atleta del genere garantisce anche la possibilità di poter pianificare introiti su più anni.