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L'anno più complicato. Per tutto e tutti. La Juve ha l'obiettivo di risollevarsi dalle sabbie mobili, per classifica e gestione. Sul banco degli imputati, chiaramente la guida tecnica e il suo staff, ma ogni elemento che partecipa attivamente all'attività della rosa potrebbe essere messo in discussione. Compreso Fabio Paratici, in scadenza di contratto e al termine di un triennio da solista - cioè, senza Beppe Marotta - con uno score vittoria comunque positivo. 

IL FUTURO - Come andrà a finire? Per ora si naviga a vista verso una conferma: il lavoro per la prossima stagione è già partito da settimane e Paratici resta il punto di riferimento per la Juventus di oggi e per quella che sarà. Ci fosse stata una scelta diversa alla base, diverso sarebbe stato pure l'atteggiamento del mercato. Che resta saldo nelle mani del CFO attuale, più vicino al rinnovo ma non per questo più saldo sulla sua postazione. Anche lui scricchiola, così come tutto il progetto Pirlo: con la Juve fuori dalla Champions, potrebbero di fatto saltare banchi e accordi già presi. Solo nella scorsa estate si è vista una situazione simile e tutto era legato al destino di Maurizio Sarri, apparentemente attorcigliato a quello di Paratici. Pirlo in primis aveva voluto la permanenza del direttore, e il passaggio di testimone interno non arrivò. 

SETTIMANE DECISIVE - E' chiaro come, al di là di firme e possibili annunci, al di là della sensazione netta che si continui insieme, restino criticità impossibili da ignorare, acuite da una stagione che non sazia la fame di vittoria con il 'classico' scudetto. Semplicemente, quest'anno è successo e si è affrontato di tutto: il bilancio (che preoccupa, e non poco), il caso Suarez, Last Banner. Tutte grane pesanti, alle quali si aggiungono i responsi del campo che non possono lasciare tranquilli. Paratici arriva da due scudetti costruiti sulle sue intenzioni, Sarri compreso, ma da un ridimensionamento in Champions nonostante Cristiano Ronaldo. Nella stagione della rivoluzione giovane, ha fallito forse più di tutti. E' davvero l'uomo giusto da cui ripartire? Per la società, al momento, non ci sono dubbi.