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Un retroscena niente male, quello emerso dalle pagine de La Stampa. I giocatori della Juventus, durante il lockdown, avevano protestato per la rinuncia alle mensilità: "Troppi soldi", quelli ai quali dicevano addio. In particolare Ronaldo. Per questo avevano ottenuto di tagliarsi solo un mese di stipendio. L'inchiesta della Procura fa emergere tutti gli accordi segreti: Chiellini è stato capitano per poi diventare ambasciatore. 

NIENTE ACCORDO - "Noi non eravamo d'accordo - dice Dybala agli inquirenti - perché non volevamo rinunciare a così tanti mesi: siamo rimasti stupiti". La stessa versione è stata confermata da Federico Bernardeschi, il giorno dopo: "Quasi tutti all'inizio erano contrari a 4 mensilità, io ho detto che erano troppi soldi". Chiellini dunque si adopera per recuperare almeno parte delle mensilità, proponendo una via di mezzo tra compagni e necessità della società.

LA POSIZIONE DI CHIELLINI - Il capitano bianconero, oggi negli USA, non è molto collaborativo con gli inquirenti: sono stati De Sciglio e De Ligt a consegnare i messaggi agli inquirenti. Per La Stampa, Chiellini non ha in alcun modo contribuito alla ricostruzione dei fatti: emerge tutto dalle carte, nelle quali il quadro viene definito dalle lettere nascoste, in primis quella di Ronaldo. C'è chi non firma a garanzia del recupero dei soldi: si tratta di Buffon, Morata e De Ligt. Altri accettano mal volentieri (come Dybala), mentre Chiellini si garantisce quelle mensilità con un altro tipo di contratto: da Ambassador della Juventus, firmato da Pavel Nedved.