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Stessi risultati, ma un destino diverso. Perché? La differenza tra Allegri e Pirlo sta nella percezione della società, che apprezza crescita e prospettiva, un progetto che un anno fa non vedeva. Nonostante tutto. Sì, perché anche Allegri è stato eliminato agli ottavi di Champions League ed è in lotta per il quarto posto, obiettivo minimo, è ancora in corsa per la Coppa Italia, ma ha perso al 120esimo la Supercoppa Italiana, vinta invece dal Maestro. Eppure, un anno fa Pirlo tremava e sarebbe poi stato esonerato, mentre oggi Max parla con serenità e convinzione della prossima stagione, spalleggiato dalla società.

LE DIFFERENZE - Come scrive Tuttosport, la differenza principale per il club si chiama prospettiva. E' chiaro come sia andato il lavoro dell’allenatore quest'anno e si può immaginare come potrà andare nell’annata successiva, perché la prospettiva offerta da Allegri è rassicurante e promettente. L'inizio complicato, non senza responsabilità, poi un percorso più sicuro e, soprattutto, continuo: la classifica delle ultime venti giornate di campionato vede la Juventus a 42 con l'Inter 42, Roma a 38, Milan a 36. La strada giusta, in crescita. Mentre lo scorso anno Pirlo aveva collezionato gli stessi punti nel girone di andata e nel girone di ritorno, un'altalena senza continuità fra prestazioni convincenti e altre completamente sconclusionate. Stessi pregi e gli stessi difetti dell’inizio, anche dopo un anno. 

L'ALTRO ELEMENTO - Anche l’idea che la squadra non fosse completamente in mano al tecnico è trapelata qua e là e sembra aver pesato, anche perché tra le richieste ad Allegri c'è stata quella di lavorare molto sulla disciplina del gruppo. Niente di clamoroso, ma una mentalità da inquadrare nuovamente, visti i tantissimi cambiamenti. Qualcosa notato anche nelle parole del gruppo, tornato ad essere agonisticamente molto compatto. «Non è una squadra», aveva mormorato Chiellini rivolto ad Allegri, durante Juventus-Empoli, ma ora lo è. E tutti sottolineano il cambiamento. Così dal presidente in giù sono tutti molto sereni sulla conferma di Allegri, anche perché la Juve vuole tornare ad avere una continuità tecnica fra una stagione e l’altra.