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Un gol cambia umore. Alvaro Morata può ritrovare il sorriso dopo un periodo non semplicissimo e tante volte a un attaccante basta una rete per cambiare tutto. Il suo mancino ha permesso alla Juve di battere il Genoa, ma non basta. Così come non bastano le prestazioni dell'ultimo anno per un riscatto sicuro da parte della Juve. Cresciuto in tanti aspetti, ora deve essere più abile anche nello stare mentalmente connesso e al meglio fino al termine della stagione, senza pensare a quel futuro in bilico. Riscatto o rinnovo del prestito? Quasi sicuramente non la prima, possibile la seconda. 

Eppure in tutto questo c'è un grande paradosso. Morata ha segnato 17 gol nelle 37 partite di questa stagione, il suo miglior risultato con la Juventus (nel 2014-15 e 2015-16 ne fece 12 e 15), vicino anche al suo record personale, che fu di 20 reti in 43 partite disputate nel 2016/17 con la maglia del Real Madrid. Ecco, la sua seconda miglior stagione, che forse sarà la prima per rendimento e gol, potrebbe non bastare a garantirgli un post fisso alla Juve, per farne uno di quei 9 su cui costruire la squadra. E non solo: quando non segna ci sono gli assist, ben 12 quest'anno. Sorprendente, visto che non ha mai superato i 5-6 a stagione fuori da Torino, dove furono 11 e 7. Rendimento completo, con anche qualche basso e una condizione mentale non sempre al top, però i numeri parlano e raccontano chiaramente la sua importanza in questa Juve. Un altro anno? Il rapporto spesa e resa dice assolutamente sì.