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Dove ci sono cambiamenti - specialmente nell'ambito di una squadra - c'è sempre qualcuno che può patirli e che necessita di tempo per assorbirli e tornare sui propri livelli. È accaduto anche a Manuel Locatelli. Complice anche un po' di sfortuna, il centrocampista bianconero - grande investimento dell'estate 2021 - ha perso qualche certezza in questo avvio di stagione e a dispetto delle cinque gare da titolare in campionato non appare come un elemento imprescindibile nel centrocampo bianconero. 

SORTE - Sfortuna, dicevamo. Perché anche la sorte si è un po' messa in mezzo: in ultima istanza sotto forma di infortunio, o meglio, di un affaticamento che lo terrà fuori dalla sfida contro la Salernitana. Ma che già nella partita contro la Roma si era palesata: in quell'occasione Locatelli aveva segnato un gol che non solo avrebbe indirizzato il match verso la vittoria della Juve, ma forse avrebbe fatto partire anche la sua stagione sotto un altro auspicio. Ma il tocco di Vlahovic e l'intervento del Van hanno annullato tutto.

CONCORRENZA - Ma non solo. Nelle prime partite Locatelli ha dovuto ricoprire una posizione non sua, quella di playmaker davanti alla difesa, e questo non ha certo aiutato le sue prestazioni, apparse sottotono. E ora che è arrivato Paredes a tappare quella falla, l'ex Sassuolo può sì tornare a giocare come mezz'ala, ma dovrà vedersela con una concorrenza niente male: un McKennie sempre frizzante in fase di inserimento, il nuovo che avanza rappresentato da Miretti e Fagioli, il solido Rabiot. E, quando tornerà, un certo Paul Pogba. 

QUALITÀ - Starà a Manuel "reagire": ha le qualità tecniche e morali per farlo, nonché una juventinità espressa più volte che non gli farà mollare facilmente la maglia e il posto da titolare. Perché per ogni avvio difficile può anche esserci un lieto fine, magari con l'aiuto di un po' di buona sorte.