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Che Federico Chiesa sia stato salutato con livore dal popolo viola, ormai è un fatto. Così come che il clima d'odio con cui è stato accompagnato il suo trasferimento abbia superato il limite della decenza e dell'accettabile: gli insulti al fratello minore sono solo (forse) il punto più basso, ancor più giù di quanto capitato nel momento dell'imposizione a Chiesa di non indossare la fascia di capitano dedicata a Davide Astori nell'ultimo match con la Sampdoria. A gettare benzina sul fuoco anche le dichiarazioni della dirigenza viola successiva alla cessione, per quanto quei 50 milioni (che potranno salire fino a 60) in questo momento sembrano un affare soprattutto per la Fiorentina considerando momento storico e altre valutazioni di mercato. In ogni caso, tutto questo fa già parte del passato. Ora la missione di Chiesa deve guardare al futuro, non sarà affatto semplice compierla: perché se da Firenze è stato salutato con fastidio, il popolo juventino nel frattempo sembra averlo accolto quantomeno con scetticismo.

SUI SOCIAL – A conti fatti, quello di Chiesa è stato il colpo più importante degli ultimi giorni di mercato, ma anche in assoluto se non è l'operazione regina della serie A poco ci manca. Eppure già dalla scorsa estate, sui social è nato e poi cresciuto un movimento di tifosi bianconeri che Chiesa, senza troppi giri di parole, non lo avrebbero voluto. Meglio investire quei soldi su altri profili, uno dei più gettonati è stato a lungo Houssem Aouar per esempio, le alternative sognate dai tifosi non sono mancate in tante altre zone del campo. Il perché poi è spesso soggettivo, la brutta prestazione con la Polonia, la prima da giocatore della Juve seppur con la maglia della Nazionale, ha riproposto un tema mai realmente passato di moda. Questa è la missione di Chiesa nell'immediato: riconquistare il cuore dei tifosi viola non sarà possibile, fare in modo che lo scetticismo del popolo bianconero si trasformi in entusiasmo è invece ciò che deve rendere realtà.

L'INSEGUIMENTO – D'altronde a non aver mai avuto dubbi è stato Fabio Paratici. Che avrebbe voluto mettere Chiesa già a disposizione di Maurizio Sarri, riuscendoci solo ora con Andrea Pirlo. Per riuscirci ha pure lavorato per individuare una formula che complessivamente costerà alla Juve tra i 50 e i 60 milioni, pagabili in cinque anni, andando a crescere: 3 milioni subito per il primo anno di prestito, 7 milioni la prossima stagione, poi le tre rate per il riscatto di 40 milioni più 10 di bonus. Meglio di così forse non si poteva fare, considerando però già oggi Chiesa un top player. La Juve ne è convinta, gli juventini non ancora.